Di norma le grandi città ad agosto si svuotano. Fa caldo e la gente scappa in cerca di un po’ di refrigerio. Non è il caso di Eva, una trentatreenne che, al contrario, sceglie di trascorrere proprio il mese di agosto nell’ardente Madrid.

Ad interpretare la protagonista di The August Virgin (La virgen de agosto) è la brava Itsaso Arana nel film diretto da Jonas Trueba, che è stato presentato nell’ambito del Med Film Festival.

Ne abbiamo parlato con il produttore Javier Lafuente, che da anni collabora con il regista. “L’attrice Itsaso Arana è la stessa protagonista del nostro film precedente che si intitolava La Reconquista- racconta-. Precedentemente avevo sempre lavorato su personaggi maschili, questa volta invece volevamo mettere al centro del discorso un personaggio femminile. Appena Trueba mi ha mostrato il primo trattamento mi è subito piaciuto, ancora prima di leggere la sceneggiatura completa alla quale ha anche collaborato Arana, mettendoci molto della sua vita personale”.

Nel film, durante i festeggiamenti estivi, Eva incontrerà varie persone che cercherà di aiutare, senza rendersi conto che in realtà si sta aiutando da sola.

“Si pensa che le grandi città durante l’estate si svuotino completamente e non succeda mai niente- dice-. Questa storia mi ha subito colpito perché è interamente ambientata a Madrid ad agosto e racconta perfettamente quale è l’atmosfera estiva che si respira. In più non ci sono passaggi narrativi forti, ma è un film aperto e libero”.

D’estate c’è dunque chi va in vacanza (la maggior parte), chi resta in città, ma anche chi lavora, proprio come Javier Lafuente: “Ho girato tutti gli ultimi tre film che ho prodotto sempre d’estate: questo, La Reconquista nel 2016, sempre a Madrid ad agosto, e infine Los Exiliados Romànticos, tra Francia e Spagna nel 2015”.

A cosa di riferisce il titolo The August Virgin? “La verginità non è riferita alla questione sessuale, ma alla purezza d’animo della protagonista che si chiama Eva. Lei ha un candore e una tensione verso gli altri. Li aiuta. Io e il regista Jonas Trueba volevamo indagare la femminilità e in particolare il tema dell’essere madre: un aspetto che non avevamo mai affrontato nei nostri film precedenti”.

Nel film si riflette anche sulla ricerca della propria identità. Per lei è più facile, come dice la protagonista, essere se stessi lontano dal proprio paese d’origine e dalla propria famiglia? “Sono d’accordo con lei- risponde-. Anche per me è più difficile farlo nella propria città. E poi lontano dalla propria città d’origine è più facile reinventarsi”.

Attualmente Javier Lafuente sta già lavorando su due nuovi progetti: uno, sempre in coppia con il regista Trueba, si chiamerà L’adorazione. Si tratta della seconda parte di The August Virgin, e non si svolgerà durante l’estate, ma in inverno a Natale. L’altro film sarà invece su un gruppo musicale importante spagnolo e si intitolerà Los Planetas.