PHOTO
In sala dall’8 ottobre, per la regia di David Trueba, La vita è facile a occhi chiusi, sarà distribuito in 50 copie da EXIT med!a. Protagonista Javier Cámara (Gli amanti passeggeri di Pedro Almodòvar, 2013), in queste settimane a Roma per girare la serie televisiva diretta dal Premio Oscar Paolo Sorrentino, The Young Pope.
Cámara nel film è il professor Juan Carriòn, docente d’inglese che per generazioni ha insegnato la lingua anglofona ai suoi studenti servendosi dei testi delle canzoni dei Beatles e ha realmente incontrato John Lennon nel 1966, mantenendo con il cantante una corrispondenza durata quasi dieci anni.
“David Trueba ha letto questa storia su un giornale e ha scritto la sceneggiatura - racconta Cámara -. Abbiamo girato la prima scena del film in una scuola di Madrid e poi abbiamo preso la macchina diretti verso Almeria. Lì ci ha chiesto: ragazzi volete conoscere il professore? Così siamo andati a sud, a 200 km da Almeria, e abbiamo pranzato con Juan Carriòn. L’uomo con la più grande energia che abbia mai incontrato. Con gli occhi azzurri come il mare, capelli bianchi. Mi ha ricordato una fotografia di Avedon che ritrae Samuel Beckett, con uno sguardo bellissimo ma che sembra dirti voglio farti male. Ha mandato il suo assistente a prendere la sua agenda tutta in inglese. Poi me l’ha donata ed era una sorta di diario di viaggio”.
La vita è facile a occhi chiusi è un film del 2013, ambientato in Spagna in pieno regime franchista e girato in poco meno di sei settimane tra Madrid e l’Andalusia. L’attore ha tenuto a sottolineare l’importanza della colonna sonora del tutto agli antipodi dei Beatles anche se tenue e soffice, e firmata dal maestro Pat Metheny. “Utilizzare la musica originale con la voce di John Lennon costava troppo, era impossibile mettere quindi altre canzoni - eccetto un breve accenno di Help (a cantare è il migliore imitatore di Lennon , ndr). David Trueba ha così deciso di contattare Charlie Haden".
Haden ha visto il film, se ne è innamorato perdutamente, ma era già molto malato. Così ha proposto al regista di lavorare con il suo assistente: Pat Metheny.
Una canzone può ancora cambiare la vita? "Nel periodo della dittatura spagnola, la musica era davvero importante, così come il bikini delle turiste”, sostiene Cámara. “Per mio papà un bikini delle turiste rappresentava quasi il diavolo, la tentazione. Non so qui in Italia come è stato, non conosco bene la vostra storia, ma per gli spagnoli, per i miei genitori, gli anni ’50/’60 erano sinonimo di religiosità, dittatura. Tutto questo è stato orribile. La società voleva una possibilità per le giovani generazioni, per donare loro la libertà. La musica, soprattutto quella dei Beatles, rappresentava questa possibilità”.