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Franco Battiato è morto oggi, 18 maggio, nella sua residenza di Milo. Aveva 76 anni ed era malato da tempo. La conferma è stata data dalla famiglia che fa sapere che i funerali si terranno in forma strettamente privata.
Nato nel 1945, dall'inizio degli anni Settanta raggiunge Milano e si presenta di prima mattina a casa Gaber. Fatta amicizia con il cantautore, allora già famoso, per qualche anno è il chitarrista del gruppo che accompagnava Ombretta Colli. Appassionato di ricerca e sperimentazione musicale, firma le sue prime incisioni fra il 1971 ed il 1975, al ritmo di una l'anno, con il marchio Bla Bla. Nel 1975 passa sotto le insegne della Ricordi che lo stesso anno pubblica Feedback, un doppio album che raccoglie gran parte della produzione precedente.
Negli anni successivi escono Battiato (1976) e Juke Box (1977). Nel 1978, con il brano per pianoforte L'Egitto prima delle sabbie, si aggiudica il premio Karl Heinz Stockhausen. L'anno seguente passa con la Emi Italia e firma l'album che gli vale la prima grande notorietà, L'era del Cinghiale bianco. Due anni dopo è la volta de La voce del Padrone, che resta per circa un anno ai vertici delle classifiche italiane vendendo oltre un milione di copie. Nel 1985, parallelamente alla sua attività musicale, fonda in collaborazione con Longanesi la casa editrice L'Ottava.
Nel 1989 fonda, con lo stesso nome, un'etichetta discografica riservata a lavori definiti "di frontiera" fra canzone, musica etnica e composizione colta. Il 26 aprile del 1987 viene rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Parma la sua opera lirica Genesi, che ha avuto una gestazione di tre anni. Dopo la musica leggera e l'opera lirica, nel 1990 approda anche al cinema con la colonna sonora del film Una vita scellerata di Giacomo Battiato. L'anno seguente, il brano Povera Patria (contenuto nell'album Come un cammello in una grondaia) diviene un simbolo dell'impegno civile.
Nel 1992 presenta con successo al Teatro dell'Opera di Roma la sua seconda opera Gilgamesh. La prima metà degli anni Novanta è caratterizzata dalla sua collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro. Nel 1994, per celebrare l'ottavo centenario della nascita di Federico II di Svevia, viene rappresentata a Palermo l'opera Il Cavaliere dell'intelletto, su libretto del filosofo. Nel 1995 esce l'album pop L'ombrello e la macchina da cucire, su testi dello stesso Sgalambro. La seconda metà degli anni Novanta segna, invece, l'approdo nelle scuderie di etichette come la Polygram e la Sony.
Nel 1996 esce l'album L'imboscata - all'interno del quale il brano La cura viene votato come migliore canzone dell'anno -, nel 1998 Gommalacca - contenente il singolo "Shock In My Town" che Battiato esegue l'anno dopo al Festival Sanremo in qualità di ospite d'onore, e nel 1999 Fleurs, album in cui interpreta dieci cover e due inediti che gli vale la targa di Miglior Interprete all'edizione 2000 del Premio Tenco.
Gli anni Duemila, oltre che in ambito musicale - con diversi album, performance live, collaborazioni con artisti internazionali e l'opera Telesio, sempre su libretto di Sgalambro - lo rivedono protagonista al cinema, questa volta però in veste di regista per realizzare il suo primo lungometraggio, PERDUToAMOR (2003, che gli vale il Nastro d'argento come miglior regista esordiente), cui sono seguiti Musikanten (2005) e Niente è come sembra (2007).