In una cittadina californiana, soggetta alle prepotenze dell'Alcade José Arellano e dei suoi complici, arriva un giorno, con due compagni occasionali (una ragazza, Berta, e l'anziano giramondo Borracha), un gentiluomo chiamato David. Figlio del giudice Sandoval, che Arellano ha appena fatto assassinare perché intralciava i suoi loschi traffici, David si rende ben presto conto del triste stato di soggezione e di ingiustizia in cui l'Alcade tiene il paese: indossata perciò, come già aveva fatto suo padre, la leggendaria divisa di Zorro, egli comincia la sua opera di giustiziere. L'astuto Arellano, sicuro che David e Zorro siano una sola persona, cerca di prendere in trappola il giovane costringendolo, perché si smascheri da solo, a prendere parte come giurato all'ingiusto e farsesco processo intentato contro un innocente. Grazie all'intervento di Berta e Borracha, mascheratisi a loro volta da Zorro, Sandoval evita il trabocchetto tesogli dall'Alcade e guida la popolazione alla rivolta. Messo alle strette, Arellano fa intervenire allora un fuorilegge e la sua banda, che vengono però sconfitti dai rivoltosi. Liberato il paese dai suoi oppressori, il giustiziere riuscirà a fatica a evitare che Berta, innamorata di lui, diventi sua moglie.
SCHEDA FILM
Regia: José Luis Merino
Attori: Carlos Quiney - Antonio Sandoval/Zorro, Léa Nanni, Mariano Vidal Molina, Pasquale Basile, Antonio Jiménez Escribano, Alex Marco, Juan Cortés, Pasquale Simeoli, Santiago Rivero, Luis Marín
Soggetto: Mario Damiani, Enzo Gicca Palli, María del Carmen Martínez Román, Bautista Lacasa
Sceneggiatura: Mario Damiani, Enzo Gicca Palli, María del Carmen Martínez Román, Bautista Lacasa, Mario Merino
Fotografia: Emanuele Di Cola, Antonio Modica
Musiche: Alessandro Alessandroni
Montaggio: Giuseppe Giacobino, Jacques Marchal
Scenografia: Tadeo Villalba
Durata: 96
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: 35 MM, CINESCOPE - GEVACOLOR
Produzione: HISPAMER FILMS (MADRID) - FILMAR COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA.(ROMA)
Distribuzione: REGIONALE (1973)
CRITICA
"Il film ripropone, senza variante nello schema narrativo, ma con estrema povertà di requisiti tecnici e spettacolari, le imprese del celebre personaggio." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. LXXIV, 1973).