ZAMBO IL DOMINATORE DELLA FORESTA

ITALIA 1972
Un detenuto, George Roy Jr., - accusato ingiustamente di assassinio - riesce a fuggire e, quindi, a rifugiarsi in una giungla. Qui viene ben accolto dagli indigeni, i quali lo eleggono loro capo e gli attribuiscono il nome di Zambo. Una spedizione - di cui fanno parte fra l'altro un archeologo e sua nipote Grace - avvicina Zambo, l'unico in grado di condurla verso la propria meta, una città morta. Fra i componenti la spedizione vi è un delinquente che vorrebbe catturare l'ex detenuto, sul quale è stata posta una cospicua taglia. Zambo conduce l'archeologo e gli altri nella città morta: mentre lo studioso trova il modo di soddisfare le proprie curiosità scientifiche, tra Zambo e Grace nasce l'amore. La scoperta di pietre preziose suscita la cupidigia del finanziatore della spedizione, ma Zambo riesce a neutralizzare sia questi, sia il delinquente e la sua banda: Zambo resta nella giungla anche per custodire i tesori della città morta; Grace - che ha appreso dalla stampa che l'ex detenuto è stato riconosciuto innocente - per adesso non vuole allontanarsi dal suo mondo: i due si uniranno in seguito.
SCHEDA FILM

Regia: Bitto Albertini

Attori: Enrico Cappafreddo, Raf Baldassarre, Attilio Dottesio, Oscar Giustini, Gisela Hahn, Brad Harris, Mario Dionisi, Daniele Vargas

Soggetto: Bitto Albertini

Sceneggiatura: Bitto Albertini

Fotografia: Pier Luigi Santi

Musiche: Marcello Giombini

Montaggio: Carlo Reali

Durata: 96

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: CINEMASCOPE EASTMANCOLOR

Produzione: CLAUDIA

Distribuzione: PAC

CRITICA
Un film che segue gli schemi dei film su Tarzan, e perciò contrappone la civiltà della giungla alla inciviltà della "civiltà". E nello stesso tempo propone un'ambientazione esotica, una storia lineare - alle volte ingenua - e una chiara impostazione etica: i personaggi negativi vengono presentati come tali (presentati senza calcare la mano sulle loro azioni delittuose); i personaggi positivi sono invece privilegiati nei momenti in cui esprimono sentimenti degni di rispetto. Ciò viene offerto mediante una forma comprensibile anche per i più giovani. (Segnalazioni Cinematografiche).