A Los Angeles, durante uno scontro tra la polizia e un gruppo di contestatori, viene ucciso un agente. Mark, un giovane ritenuto colpevole dell'omicidio, riesce a fuggire a bordo di un aereo da turismo rubato e atterra a Zabriskie Point, la zona più bassa e desolata del deserto californiano. L'incontro con Daria, una giovane segretaria d'azienda che a bordo della sua auto si sta recando a Phoenix per un periodo di vacanza, si traduce ben presto in un'avventura sentimentale. Nel paesaggio spettrale di Zabriskie Point i due giovani trascorrono lunghe ore d'amore; poi giunge il momento di separarsi. Mark fa ritorno a Los Angeles per restituire l'aereo rubato, ma trova ad accoglierlo la polizia che gli spara contro uccidendolo. Daria, che ha appreso per radio la notizia della morte di Mark, nella sua impotente disperazione non può far altro che immaginare la distruzione di tutti i simboli della spietata società nella quale è costretta a vivere.
SCHEDA FILM
Regia: Michelangelo Antonioni
Attori: Mark Frechette - Mark, Daria Halprin - Daria, Paul Fix - Proprietario del bar, G.D. Spradlin - Socio dell'avvocato, Bill Garaway - Morty, Kathleen Cleaver - Kathleen, Rod Taylor - L'avvocato Lee Allen, Harrison Ford - Addetto dell'aeroporto (non accreeditato
Soggetto: Michelangelo Antonioni
Sceneggiatura: Franco Rossetti, Sam Shepard, Tonino Guerra, Michelangelo Antonioni, Clare Peploe
Fotografia: Alfio Contini
Musiche: Pink Floyd, Jerry Garcia
Montaggio: Michelangelo Antonioni - non accreditato, Franco Arcalli - collaborazione
Scenografia: Dean Tavoularis
Arredamento: George R. Nelson
Costumi: Ray Summers
Effetti: Earl McCoy
Durata: 111
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANAVISION METROCOLOR
Produzione: CARLO PONTI PER METRO-GOLDWYN-MAYER (MGM)
Distribuzione: M.G.M. - MGM HOME ENTERTAINMENT
NOTE
- REVISIONE MINISTERO GIUGNO 1996.
- DI QUESTO FILM SONO PASSATE ALLA STORIA DUE SEQUENZE: LA SCENA IN CUI LE COPPIE AMOREGGIANO NEL DESERTO E L'ESPLOSIONE FINALE DEI SIMBOLI CONSUMISTICI, GIRATA AL RALLENTATORE CON 17 MACCHINE DA PRESA.
CRITICA
"'Zabriskie Point' è un bellissimo film, che trova nell'antica tematica di Antonioni sulla difficoltà del vivere contemporaneo le sue radici polemiche nei confronti di una società per tanti versi assurda e repressiva (...) ma la prosciuga per collocare la storia in uno spazio lirico in cui il senso misterioso della storia prevale sul giudizio sociale e politico, l'ansia di rinascere purgati dall'innocenza." (Giovanni Grazzini, 'Corriere della Sera', 20 marzo 1970)