Parigi. Il mondo della piccola Yuki, una bambina franco-giapponese di 9 anni, sta crollando a pezzi. I suoi genitori si stanno separando, lei dovrà seguire la madre in Giappone e quindi si separarerà da suo padre e dalla sua migliore amica, Nina. Una soluzione a tutti i problemi potrebbe essere quella di scappare di casa, così le due bambine metto su un piano di fuga...
SCHEDA FILM
Regia: Nobuhiro Suwa, Hippolyte Girardot
Attori: Sampy Noë - Yuki, Arielle Moutel - Nina, Tsuyu Shimizu - Madre di Yuki, Hippolyte Girardot - Padre di Yuki, Marilyne Canto - Madre di Nina
Sceneggiatura: Nobuhiro Suwa, Hippolyte Girardot
Fotografia: Josée Deshaies
Musiche: Lily Margot, Doc Mateo
Montaggio: Laurence Briaud, Hisako Suwa
Scenografia: Emmanuel de Chauvigny, Véronique Barnéoud, China Suzuki
Costumi: Jean-Charline Tomlinson
Durata: 92
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: COMME DES CINEMAS, LES FILMS DU LENDEMAIN, ARTE FRANCE CINÉMA, BITTERS END
NOTE
- PRESENTATO ALLA 41. QUINZAINE DES RÉALISATEURS, CANNES 2009.
CRITICA
"Di lì le ragazzine inventano rimedi possibili, spediscono lettere firmandosi «La fata dell'amore» al babbo e alla mamma di Yuki, litigano pure, Yuki si chiude in casa, passa ore sul letto, fino alla fuga in campagna, e quella scoperta inaspettata di un nuovo coraggio, di una tranquillità mai pensata possibile verso l'ignoto. 'Yuki&Nina' è un frammento di vita, l'istante di un'esperienza, come il racconto di un brutto sogno a cui nel dormiveglia si cerca di opporre quello della felicità. Piccoli segreti, la tenerezza di un legame complice dove nessun altro può mai entrare, la dimensione della reciprocità che delinea una persona. Sono i più piccoli qui a raccontarsi, a prendere la prima persona rispetto all'essere figli, in modo confuso certo (ma quando mai sarà chiaro? Neppure cresciuti ...) e con la forza della 'presa diretta', senza cioè la mediazione dell'età adulta, della memoria, del piacere di narrarsi." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 16 maggio 2009)