George Tanner, un americano che traffica in armi con il giapponese Tono, avendo questi sequestrati i suoi figlioletti per costringerlo a compiere una spedizione di merce tra l'altro già pagata, incarica l'amico Harry Kilmer di recarsi a Tokio e di liberare gli ostaggi. Harry, infatti, dovrebbe poter contare sull'appoggio di Eiko Tanaka - da lui amata al tempo dell'occupazione - e sul fratello della stessa, Ken Tanaka. L'impresa si dimostra molto più difficile del previsto poiché, mentre Ken ha da tempo abbandonata l'organizzazione segreta della Yakuza, della stessa fanno parte come esponenti e antagonisti il fratello di Ken, Goro, e lo stesso Tono. Harry e Ken, uniti, riescono a liberare i figli di Tanner, ma l'operazione scatena una lotta intestina e provoca una strage. Harry, cosciente di avere involontariamente portato disgrazia nel passato e nel presente di Ken, adottando gli usi locali della Yakuza, prima di tornare in patria, ottiene perdono tagliandosi il mignolo della mano sinistra.
SCHEDA FILM
Regia: Sydney Pollack
Attori: Robert Mitchum - Harry Kilmer, Ken Takakura - Ken Tanaka, Brian Keith - George Tanner, Herb Edelman - Oliver Wheat, Richard Jordan - Dusty, Keiko Kishi - Eiko Tanaka, Eiji Okada - Toshiro Tono, James Shigeta - Goro, Kyosuke Mashida - Jiro Kato, Christina Kokubo - Hanako, Eiji Go - Spider, nipote di Ken Tanaka, Lee Chirillo - Louise
Soggetto: Leonard Schrader
Sceneggiatura: Paul Schrader, Robert Towne
Fotografia: Kozo Okazaki, Duke Callaghan
Musiche: Dave Grusin
Montaggio: Don Giudice, Thomas Stanford, Fredric Steinkamp - supervisione
Scenografia: Stephen B. Grimes
Costumi: Dorothy Jeakins
Effetti: Richard Parker, Tomoo Kasai
Altri titoli:
Brotherhood of the Yakuza
Yakusa
Durata: 112
Colore: C
Genere: THRILLER DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANAVISION, CINESCOPE, 35 MM (1:2.35) - TECHNICOLOR
Produzione: SYDNEY POLLACK E MICHAEL HAMILBURG PER WARNER BROS. PICTURES, TOEI COMPANY
Distribuzione: PIC - WARNER HOME VIDEO
CRITICA
"L'unione della cinematografia nipponica con quella americana si dimostra qui, dal puro punto di vista tecnico-artistico, particolarmente feconda: il ritmo lento, le calibrate interpretazioni, la ricostruzione ambientale, la descrizione delle mentalità a volte del tutto opposte, consentono al film uno spessore psicologico notevole." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 80, 1976)