Finalmente la sfida tra umani e mutanti sta per subire una svolta decisiva: questi ultimi verranno accettati e integrati nella comunità se decideranno di sottoporsi alla cura per la sottrazione dei loro poteri. Il dottor Xavier e i suoi seguaci, fedeli al concetto di tolleranza, si trovano ancora una volta a dover combattere contro l'ostile Magneto e il suo esercito di mutanti ribelli che si è arricchito di una nuova terribile alleata: la Fenice Nera, ovvero la rediviva Jane Grey passata dall'altra parte della barricata...
SCHEDA FILM
Regia: Brett Ratner
Attori: Patrick Stewart - Charles Xavier/Professor X, Hugh Jackman - Logan/Wolverine, Halle Berry - Ororo Munroe/Tempesta, Famke Janssen - Jean Grey/Fenice, Ian McKellen - Eric Lensherr/Magneto, Rebecca Romijn - Mystica, Kelsey Grammer - Dottor Hank Mccoy/Bestia, Shawn Ashmore - Bobby Drake/Iceman, Elliot Page - Kitty Pryde/Shadowcat, Ben Foster - Warren Worthington/Angel, Shohreh Aghdashloo - Dott.Ssa Kavita Rao, Anna Paquin - Rogue, James Marsden - Scott Summers/Ciclope, Michael Murphy - Warren Worthington Sr., Shauna Kain - Theresa Rourke/Siryn, Bryce Hodgson - Artie, Bill Duke, Daniel Cudmore - Peter Rasputin/Colosso, Cameron Bright - Leech, Cayden Boyd - Giovane Warren, Vinnie Jones - Cain Marko/Juggernaut, Haley Ramm - Giovane Jean, Connor Widdows - Jones, Olivia Williams - Dott.Ssa Moira Mactaggart, Luke Pohl
Soggetto: Stan Lee, Simon Kinberg, Zak Penn
Sceneggiatura: Zak Penn, Simon Kinberg
Fotografia: Dante Spinotti, Philippe Rousselot, James Muro
Montaggio: Mark Helfrich, Julia Wong, Mark Goldblatt
Scenografia: Ed Verreaux
Costumi: Judianna Makovsky
Effetti: Mike Vézina, John Bruno, Craig Lyn
Altri titoli:
X-Men 3
Durata: 103
Colore: C
Genere: AZIONE FANTASY FANTASCIENZA
Tratto da: personaggi della serie a fumetti ideata da Stan Lee.
Produzione: AVI ARAD, HUGH JACKMAN, LAUREN SHULER DONNER, RALPH WINTER, ROSS FANGER PER 20TH CENTURY FOX, MARVEL ENTERPRISES, THE DONNERS' COMPANY, INGENIOUS FILM PARTNERS
Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA, DVD E BLU-RAY: 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT (2009)
Data uscita: 2006-05-26
NOTE
- STAN LEE FIGURA TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI.
- PRESENTATO FUORI CONCORSO AL 59. FESTIVAL DI CANNES (2006).
CRITICA
"L'universo fracassone di 'X-Men: The Last Stand' lasciava temere il peggio. Invece il terzo episodio della serie, diretto stavolta da Brett Ratner, sostiene le immancabili scene superspettacolari con un plot molto efficace e nel suo genere attualissimo. (...) Nei limiti imposti dalla roboante estetica cine-fumettara, il dilemma regge benone (qualcuno in sala evocava sorridendo gli irlandesi di Loach, divisi anche loro fra ala dura e morbida). Lo spettacolo culmina sul ponte di San Francisco, sradicato dai piloni e appoggiato un po' più in là, per collegare Alcatraz alla terraferma. Ma il meglio sta forse nei nuovi personaggi, giustamente spruzzati di ironia, il migliore dei quali è quel ministro degli affari mutanti con pelle blu e criniera leonina che chiuso nel suo ufficio studia le carte... appeso al soffitto come un pipistrello." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 23 maggio 2006)
"Con il metro del cinéfilo accademico, niente di più dell'ennesimo blockbuster destinato alle tripudianti platee giovanili; ma, al confronto di tanti film pretenziosi e velleitari, non si capisce perché farebbe chic storcere il naso davanti a uno show a tutto schermo concepito e rifinito come dio comanda. Il terzo capitolo della saga degli 'X-Men', ispirata ai classici fumetti della Marvel, migliora i prototipi firmati da Bryan Singer innanzitutto perché il nuovo regista (il valoroso ex-videoclippista Brett Ratner) non deve estenuarsi nelle varie presentazioni degli straordinari personaggi e può prendere d'infilata la trama incentrata sull'ultima (per adesso) battaglia per la sopravvivenza dei mutanti. (...) Nonostante quest'esclusiva e per noi tutt'altro che peccaminosa vocazione all'azione spettacolare, 'X-Men: The Last Stand' riesce a tenere vive anche le metafore, per così dire, 'fantacoscienziali' congegnate dai mitici comics-book originali: la qualità di essere normali garantisce la sicurezza quotidiana? È segno o meno di viltà il rinunciare alla propria identità per sfuggire alle persecuzioni? Ancora resiste il sacro principio della libertà individuale? È un dono o una maledizione essere in possesso di un superpotere soprannaturale? Nell'ambito di un genere che, per sua fortuna, non deve guadagnarsi il pane col plauso di un pugno di giurati, quello che conta è il legame emotivo stabilito tra lo spettatore e i personaggi: proprio la sfida cinematografica primaria senza alcun dubbio vinta dai carnefici e dalle vittime dell'archetipo mutante." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 23 settembre 2006)