Workingman's Death

Lo sfruttamento del lavoro manuale in documentario. Sul filo rosso del fuoco, con immagini sconvolgenti

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AUSTRIA 2005
Michael Glawogger fa una panoramica sul lavoro manuale nel mondo, su quanti vengono sfruttati senza che se ne sappia o che se ne parli. Si comincia con "Eroi", uomini e donne che spendono la loro vita nelle miniere di carbone dell'Ucraina, dichiarate da anni illegali, trascinandosi, lavorando e, persino, mangiando in cunicoli alti non più di mezzo metro. "Fantasmi" si svolge tra i lavoratori delle miniere indonesiane a cielo aperto di zolfo. "Leoni", ci trasporta in un mattatoio nigeriano dove teste, budella e resti di animali macellati invadono il campo di ripresa. "Fratelli" ci mostra degli operai intenti a disarmare le navi non più in uso con la fiamma ossidrica in Pakistan, distrutti dalla fatica ma vicini gli uni agli altri, quasi fratelli, uniti dall'inumanità del lavoro che svolgono. In Cina, mentre i giovani cercano di scegliere la propria strada, i loro genitori sono impiegati negli altiforni sognando ancora un "Futuro" glorioso. L'epilogo si svolge in Germania dove una fonderia è stata trasformata in un'attrazione turistica dalle luci sfavillanti.
SCHEDA FILM

Regia: Michael Glawogger

Soggetto: Michael Glawogger

Fotografia: Wolfgang Thaler

Musiche: John Zorn

Montaggio: Monika Willi, Ilse Buchelt

Durata: 122

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: LOTUS FILM, QUINTE FILM, ARTE G.E.I.E.

Distribuzione: FANDANGO (2006)

Data uscita: 2006-07-07

NOTE
- IN CONCORSO ALLA 62MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2005) NELLA SEZIONE "ORIZZONTI".
CRITICA
"Chi ancora usa le mani? Un nobile documentario americano di Michael Glawogger esplora, alle latitudini improbabili del mondo, oltre le colonne d'Ercole della sociologia classica, i lavori manuali e disumani di cinque Paesi. Un po' folk di Mondo cane, ecco la cartina degli inferi contemporanei, tra mito e stakanovismo, miniere d'Ucraina, la fonderia in Cina, le cave di zolfo d' Indonesia, la macellazione animale in Nigeria (tremenda). Volti sporchi, espressioni di dolore e di fatica con poche gioie, un documento shock tutto basato sulla forza delle immagini con qualche affascinante compiacimento per questi lontanissimi dannati della Terra." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 7 luglio 2006)