E' la storia, tratta da una novella scritta da un giovane laureato all'Università di Pittsburgh, di un professore sposato già tre volte (Michael Douglas), che rende madre il rettore del suo college (Frances McDormand). Su tutto aleggia un divertente humor nero.
TRAMA LUNGA
A Pittsburgh Grady Tripp, professore d'inglese di mezza età, vive la fase del blocco creativo. Sette anni prima ha scritto un romanzo d'esordio di grande successo ma ora sta trascinando stancamente la stesura del secondo. In occasione del World Fest, dedicato ai giovani autori, il suo editore Terry, in crisi con la propria attività, arriva in città e cerca di capire meglio la situazione. Tra gli allievi dei suoi corsi, Grady mette gli occhi su James, che sembra il più dotato ma anche isolato. Nel frattempo Grady, che cerca di porre fine al proprio matrimonio, ha una storia con Sara, la moglie del preside della facoltà di lettere. Ricercato per fatti commessi proprio in casa del preside, James viene arrestato, poi rilasciato, condotto a casa dei genitori. Ma Grady e Terry vanno a prenderlo, lo portano via, e a casa di Grady, Terry e James passano la notte insieme. Dopo che il manoscritto di Grady è volato via nel fiume, arriva il momento della premiazione del World Fest: tra i premiati c'è James. Dopo questo successo, il ragazzo si trasferisce a New York, mentre Grady é a casa a scrivere al computer. Fuori Sara sta tornando a casa, con il braccio il bambino che aspettava da Grady.
SCHEDA FILM
Regia: Curtis Hanson
Attori: Michael Douglas - Grady Tripp, Tobey Maguire - James Leer, Frances McDormand - Sara Gaskell, Robert Downey Jr. - Terry Crabtree, Katie Holmes - Hannah Green, Rip Torn - Q, Michael Cavaias - Miss Sloviak, Jane Adams - Oola, Richard Knox - Vernon Hardapple
Soggetto: Michael Chabon
Sceneggiatura: Steve Kloves
Fotografia: Dante Spinotti
Musiche: Christopher Young, Bob Dylan
Montaggio: Dede Allen
Scenografia: Jeannine Claudia Oppewall
Costumi: Beatrix Aruna Pasztor
Effetti: Ted Andre
Durata: 110
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Tratto da: UN RACCONTO DI MICHAEL CHABON
Produzione: MUTUAL FILM COMPANY, PARAMOUNT PICTURES
Distribuzione: WARNER BROS. (2000)
NOTE
CANDIDATURE AGLI OSCAR 2001 PER MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE (STEVE KLOVES), MIGLIOR MONTAGGIO (DEDE ALLEN). OSCAR A BOB DYLAN PER LA MIGLIORE CANZONE ORIGINALE (THINGS HAVE CHANGED)
CRITICA
"L'atmosfera fumosa del film e la fotografia del nostro Dante Spinotti sono avvolgenti e affascinanti. Michael Douglas si dà da fare per scendere i gradini della devastazione. Bravissimo al suo fianco Tobey Maguire. Una bella storia, notturna, acida e rivoltosa, assolutamente da non perdere e da consigliare". (Piera Detassis, 'Panorama', 24 agosto 2000)
"Curtis Hanson ha diretto una tragicommedia caustica che lui stesso ha definito, efficacemente, un romanzo di formazione. La sceneggiatura di Steve Kloves esagera, a momenti, nel grottesco; ma fa crescere bene le situazioni e porta allo scioglimento molto meglio di quanto capiti nella maggior parte delle screenplay americane d'oggi. Capelli lunghi e abbigliamento da intellettuale casual, anche Michael Douglas è migliore del solito, più spiritoso e convinto del personaggio che interpreta". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 29 ottobre 2000)
"Un'analisi molto ben riuscita di caratteri e di eventi; è sorprendente e piacevole vedere Douglas in un personaggio umano anziché nei suoi abituali superuomini". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 3 novembre 2000)
" 'Wonder Boys' è da affrontare come un romanzo, un esempio di cinema adulto in una società dove (lo afferma un personaggio) 'oramai i libri non contano più niente per nessuno'. Forse è in questo collocarsi controcorrente il motivo per cui in America il film non è piaciuto: e anche il motivo per cui da noi potrebbe piacere di più". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera, 28 ottobre 2000)
"Variante colto-affettuosa del classico 'buddy movie', 'Wonder Boys' di Curtis Hanson è così bizzarro che negli Usa è stato snobbato. Peccato, perché è scritto e recitato benissimo e contiene verità non banali su identità, talento, confusione. Chissà, forse ci voleva Woody Allen, Michael Douglas scrittore invece sconcerta. Ma è bravissimo, come l'allievo Tobey Maguire e Robert Downey Jr, editor bisex". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 3 novembre 2000).
"Divertente come una commedia, però profondo. (M.Laura Giovagnini, Io Donna ottobre 2000))