Cine-racconto poetico ed esistenzialista della Cina contemporanea nell'era postmarxista suddiviso in 12 capitoli in cui vengono illustrate le varie sfaccettature del panorama sociopolitico odierno, in cui emergono anche storie di nostalgia, di perdita e di sogni mai realizzati. C'è un anziano contadino che ha perso tutto ciò che per lui aveva un significato, la terra; un operaio che vorrebbe che Mao non fosse morto e fosse ancora a capo del paese; un 14enne arrivato da chissà dove che per vivere fa il lavamacchina; il proprietario di un albergo che inneggia al nuovo corso liberista e alle sue leggi; alcuni studenti di un Istituto d'Arte che sognano di diventare dei veri artisti famosi in Occidente...
SCHEDA FILM
Regia: Guo Xiaolu
Sceneggiatura: Guo Xiaolu
Fotografia: Guo Xiaolu
Musiche: Philippe Ciompi, Matt Scott
Montaggio: Philippe Ciompi, Arthur de Lipowski
Altri titoli:
Once Upon a Time Proletarian
Once Upon a Time Proletarian: 12 Tales of a Country
Durata: 76
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: GUO XIAOLU, PAMELA CASEY PER CHAPTER 2 FILMS
NOTE
- IN CONCORSO ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009) NELLA SEZIONE 'ORIZZONTI'.
CRITICA
"Guo Xiaoluo usa iconografie maoiste, musica di inni rivisitata da gruppi cinesi punk come colonna sonora e divide i ritratti tra loro con delle storielle, buffe come barzellette, a volte cattive, narrate da alcuni ragazzini ripresi in bianco e nero. Si compone così una cartografia del suo paese in cui le contraddizioni nel liberismo si sono intrecciate a quelle più vecchie. Una società complessa, piena di conflitti." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 06 settembre 2009)