Waco una pistola infallibile

Waco

USA 1966
Nella piccola cittadina di Emporia, stretta sotto la morsa di Joe Gore, il proprietario del saloon locale, mancano da troppo tempo ordine e giustizia. Quando lo sceriffo Kelly viene ucciso in un agguato, malgrado il parere contrario del sindaco, la carica vacante viene affidata a Waco, un fuorilegge che è stato in prigione per cinque anni ed è stato liberato per buona condotta. Waco accetta di diventare sceriffo, ma deve scontrarsi con la diffidenza della popolazione di Emporia e deve dimostrare di essersi ravveduto. All'arrivo di Pete e Ike Jenner, con cui Waco ha un conto in sospeso poiché molti anni prima ha ucciso il loro fratello, lo sceriffo sceglie di non sfidarli a duello e li allontana dalla città. Waco ha preso sul serio il suo compito: in breve riesce a ridare fiducia a Patricia, la figlia del sindaco, rimasta scioccata da un'aggressione subita, e fa in modo che Jim, il suo vice smetta di bere. Superate le apparenze, allora la cittadinanza si riunisce intorno a lui per eliminare Gore e la sua banda.
SCHEDA FILM

Regia: R.G. Springsteen

Attori: Howard Keel - Waco, Jane Russell - Jill Stone, Brian Donlevy - Ace Ross, Wendell Corey - Sam Stone, il predicatore, Terry Moore - Dolly, John Smith - Joe Gore, John Agar - George Gates, Gene Evans - Sceriffo Jim O'Neill, Richard Arlen - Sceriffo Billy Kelly, Ben Cooper - Scotty Moore, Jeff Richards - Kallen, Regis Parton - Ike Jenner, Tracy Olsen - Patricia West, Willard Parker - Pete Jenner

Soggetto: Max Lamb, Harry Sanford

Sceneggiatura: Steve Fisher

Fotografia: Robert Pittack

Musiche: Jimmie Haskell

Montaggio: Bernard Matis

Scenografia: Hal Pereira, Al Roelofs

Costumi: Edith Head

Effetti: Paul K. Lerpae

Durata: 85

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNISCOPE, TECHNICOLOR

Tratto da: romanzo "Emporia" di Max Lamb e Harry Sanford

Produzione: A.C. LYLES PRODUCTIONS

Distribuzione: PARAMOUNT PICTURES

CRITICA
"Deludente nella sceneggiatura, il lavoro appare mediocre anche nella realizzazione che troppo spesso ricorre a formule narrative ormai superate. Di mestiere la regia." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 61, 1967)