"Volavérunt" è il titolo dell'incisione preparatoria per il famoso ritratto che Goya fece alla duchessa d'Alba, con la quale ebbe una relazione sentimentale. L'artista voleva realizzare una satira sull'incostanza delle donne e la ritrae mentre vola con farfalle sulla testa. Il film, ambientato tra il 1750 e il 1802, vuole indagare sulla morte improvvisa e misteriosa della duchessa. Chi può averla avvelenat? Il primo ministro Manuel Godoy o la regina Maria Luisa di Borbone, moglie del re Carlo IV? E, in più, chi è veramente la Maja desnuda, rappresentata dall'artista e destinata a divenire la sua opera più famosa?
SCHEDA FILM
Regia: Bigas Luna
Attori: Jorge Perugorría - Francisco Goya, Aitana Sánchez-Gijón - Duchessa De Alba, Jordi Mollà - Manuel Godoy, Penélope Cruz - Pepita Tudo', Stefania Sandrelli - Maria Luisa di Borbone
Soggetto: Antonio Larreta - romanzo
Sceneggiatura: Bigas Luna, Cuca Canals
Fotografia: Paco Femenía
Musiche: Alberto Demestres
Montaggio: Kenout Peltier
Scenografia: Luis Vallés
Costumi: Franca Squarciapino
Durata: 100
Colore: C
Genere: EROTICO COMMEDIA
Tratto da: romanzo di Antonio Larreta
Produzione: MATE CANTERO PER MATE PRODUCCIONES S.A.
Distribuzione: COLUMBIA
CRITICA
"Abbandonato l'eros dei suoi film più goderecci, per approdare al romanticismo onirico di 'L'immagine del desiderio' (1997), Juan Josè Bigas Luna torna parzialmente ai suoi temi preferiti, inscenando un giallo in costume, con intrighi di letto che ricordano 'Le relazioni pericolose' ". ('Ciak', settembre 2000)
"Film di superficie, 'Volaverunt', come quella di un quadro appena sfiorato con lo sguardo; sfarzoso nell'accurata ricostruzione d'epoca, sensuale nella sua messa in scena che sposa i diversi punti di vista degli interpreti tornando, spesso, su una stessa situazione da angolature e punti di vista diversi. Il film di Bigas Luna si lascia comunque apprezza per l'onesta efficacia di una narrazione limpida, ora sensuale ora dolorosa, dove la partita tra l'amore, la morte e la passione si gioca tra la vita, la tela del pittore e lo schermo del cinema". (Andrea Frambosi, 'L'Eco di Bergamo, 5 settembre 2000)
"Pruriginosa e sontuosa, pretenziosa e barbosa commedia in costume, più erotica che storica, dello specialista del cinema del basso ventre, lo spagnolo José Bigas Luna, che procede a passo di lumaca tra tavole imbandite, frusciar di sottovesti e mugolii a lume di candela. Per capire il recondito significato del titolo occorre soffermarsi sui maliziosi titoli di coda." (Maurizio Bertarelli, Il Giornale, 3 maggio 2005)