Andrea è un giovane seminarista profondamente legato alla natura e convinto che con lo studio e l'approfondimento teologico il suo avvicinamento a Dio sarà completo. Susanna è un'adolescente ricca e insicura, apparentemente incapace di comprendere il suo posto nel mondo e il significato della parola amore. Lorenzo è un affermato professionista che si trova a vivere una difficile situazione personale a causa di un rapporto sentimentale che sembrava consolidato e che, invece, è tristemente andato in rovina. Barbara vive in un monastero e ha scelto con convinzione di prendere i voti. Tuttavia, la solitudine e il distacco dal mondo le hanno rivelato un profondo senso di inadeguatezza che neanche la preghiera e la meditazione riescono a guarire. Davide sta invece per sposare la sua Viola, convinto che la sua nuova famiglia sarà la cosa più bella del mondo. I destini di queste cinque persone, sconosciute tra loro, con aspirazioni ed esistenze diverse, si incroceranno quando entreranno in contatto con Francesco, un giovane alle soglie del sacerdozio destinato, purtroppo, ad abbandonare troppo presto la sua vita terrena. Francesco, con il suo esempio e con la forza della sua fede riuscirà a incidere nelle coscienze degli altri cinque affievolendo i loro dubbi e dando loro una nuova consapevolezza.
SCHEDA FILM
Regia: Filippo Grilli
Attori: Fabio Sironi - Francesco, Marta Filippi - Susanna, Lorenzo Pozzi - Lorenzo, Simone Farina - Andrea, Giulia Trabucco - Barbara, Alberto Crippa - Davide, Veronica Marcelli - Chiara, Francesca Salvatore - Elena, Silvia Galbiati - Viola
Soggetto: Filippo Grilli, Dario Perego, Giancarlo Grilli, Manuela Pallini, Davide Galimberti
Sceneggiatura: Filippo Grilli
Fotografia: Tommaso Vergani
Musiche: Filippo Bentivoglio
Montaggio: Filippo Grilli
Durata: 127
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: liberamente ispirato alla storia di Alessandro Galimberti, giovane seminarista morto nel 2004.
Produzione: GIANCARLO GRILLI
Distribuzione: GIANCARLO GRILLI
TRAILER
NOTE
- I PROVENTI RICAVATI DALLE PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHE E DALLA VENDITA DEL DVD VERRANNO DEVOLUTI ALLE MISSIONI AFRICANE DI FERKESSEDOUGOU IN COSTA D'AVORIO E LUSAKA IN ZAMBIA.
CRITICA
"Alcuni film vengono strutturati fin dal loro concepimento per soddisfare le aspettative di un settore di pubblico ben individuato; altri, definiti autoriali, hanno a priori un loro pubblico affezionato che apprezza lo stile personale del regista/sceneggiatore; 'Voglio essere profumo' è nato perché Filippo Grilli e tutto il suo staff avevano qualcosa da dire, avevano qualcosa da comunicarci. Il baricentro della storia è sicuramente il seminarista Francesco, ma come tutti i veri sacerdoti o aspiranti ad esserlo non vive di se ma vive per gli altri: evita in particolare di parlare della sua malattia (che cerca sempre di minimizzare) ma è pronto ad ascoltare chi accetta di confidarsi con lui. Il film quindi non è solo la storia di un spirante sacerdote: ampio spazio viene lasciato alle vicende dei giovani che in modo più o meno occasionale lo hanno incontrato. Da questo punto di vista il film rompe alcuni rigidi schemi ai quali le produzioni cinematografiche o televisive ci hanno abituato: se si vuol parlare di fede sono ben accette le storie di santi, di papi, di importanti uomini religiosi; se si descrive una storia di amore fra giovani, sulla famiglia o qualche altro tema "laico", è severamente vietato abbinarvi il tema della fede. Se guardiamo alla produzione recente, per trovare esclusivamente dei laici che parlano di fede dobbiamo far riferimento ad un unico film: 'Fireproof ' scritto da uno sceneggiatore di fede evangelica. 'Voglio essere profumo' si pone in mezzo: parla dell'interazione fra un seminarista e alcuni laici che rinforzano la loro fede grazie al suo esempio di amore per Gesù Cristo. Ci mostra inoltre una realtà per fortuna ancora diffusa nel nostro paese ma che è praticamente assente nella nostra produzione cinematografica: la vita di una comunità parrocchiale con giovani impegnati nell'animazione o nella catechesi. Il regista/sceneggiatore ha scelto correttamente un piglio realistico, mostrando la vita dei protagonisti all'interno della loro comunità, evitando di prolungarsi in passaggi riflessivi o frasi troppo dichiarative di fede. Le due ore di proiezione passano senza un'ombra di stanchezza: solo in poche occasioni si indulge al simbolismo (...). Il film non avrebbe comunque avuto successo, al di là della buona volontà e bravura di tutti, se la figura di Francesco non fosse emersa in tutta la sua potenza, come infatti è avvenuto. Grazie all'ottima interpretazione di Fabio Sironi e alla sceneggiatura, emerge un personaggio dove pensiero, parola ed azione sono coerenti. Alla fine del film si vorrebbe stare ancora con lui, sentirlo ancora parlare. Francesco mostra la gioia come espressione visibile dell'amicizia con Gesù e questa felicità la trasmette realmente agli altri. Utilizza un linguaggio semplice, non "pretesco" per intrattenersi con i suoi amici laici ma il suo non è uno "sconto" sulla verità per risultare più simpatico e meglio accettato: resta esigente con la sua fede e con quella degli altri ed anche dal suo letto di malato, negli ultimi giorni della sua vita saprà essere profumo, saprà emanare il "bonus odor Christi", come aveva sempre desiderato." (Franco Olearo, 'familycinematv')