La filosofa ebreo -tedesca Hannah Arendt, negli Sessanta scatenò un putiferio coniando il sovversivo concetto della "banalità del male", riferendosi al processo ad Adolph Eichmann da lei seguito per conto della rivista "New Yorker". E la sua vita privata non fu meno controversa, soprattutto per la sua storia d'amore giovanile con il celebre filosofo tedesco Martin Heidegger, sostenitore del Nazismo. Il documentario propone un ritratto intimo dell'esistenza di Hannah Arendt: i luoghi in cui ha vissuto, lavorato, amato e in cui fu tradita; i suoi libri, ancora oggi ampiamente letti; il recente biopic di Margarethe von Trotta. La storia di un'intellettuale che continua a suscitare interesse per le sue intuizioni e i suoi concetti, più attuali che mai, sulla natura del male, sul totalitarismo e sulle ideologie e i pericoli affrontati dai rifugiati.
SCHEDA FILM
Regia: Ada Ushpiz
Sceneggiatura: Ada Ushpiz
Fotografia: Itai Neeman, German Gutierrez, Philippe Lavalette
Musiche: John Wilson (IV)
Montaggio: Hadas Ayalon
Durata: 125
Colore: B/N-C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: INA FICHMAN, ADA USHPIZ PER INTUITIVE PICTURES, AU FILMS