Durante la seconda guerra mondiale Leone, un maniscalco siciliano, vive di stenti insieme alla figlia dodicenne Rosetta. La moglie lo ha abbandonato per un altro uomo e lui la chiama "Vipera". Finita la guerra la vita è sempre grama. Rosetta viene violentata da un ex-gerarca ma lo nasconde al padre che, alcolizzato, muore in modo misterioso il giorno in cui a Rosetta nasce un figlio che le viene tolto. Lei viene rinchiusa in un istituto di rieducazione da dove uscirà solo maggiorenne. Alla ricerca di suo figlio Rosetta trova, invece, Vipera che vive con un bambino che potrebbe essere il suo. Rosetta pensa di potersi riavvicinare alla madre ma, quando il vero padre sottrae a Vipera il figlio, questa cade in una disperazione senza rimedio. Rosetta, peregrina disperata finché si affeziona a un ragazzino, forse suo figlio, con il quale troverà un po' di serenità.
SCHEDA FILM
Regia: Sergio Citti
Attori: Harvey Keitel - Leone, Giancarlo Giannini - Guastamacchia, Elide Melli - Vipera, Larissa Volpentesta - Rosetta bambina, Annalisa Schettino - Rosetta adulta, Rosario Ainnusa - Fortunato, Paolo Pini - Luca, Goffredo Fofi - Prete, Maria Rosa Sapienza - Strega, Olimpia Carlisi - Prostituta, Nadia Carlomagno - Prostituta, Antonello Puglisi - Segretario DC, Nadia Carlomagno, Michele Lo Foco
Soggetto: Sergio Citti, Vincenzo Cerami
Sceneggiatura: Vincenzo Cerami, Sergio Citti
Fotografia: Blasco Giurato
Musiche: Nicola Piovani
Montaggio: Ugo de Rossi
Scenografia: Andrea Crisanti
Costumi: Alberto Verso
Suono: Mario Dallimonti
Altri titoli:
Mother Viper
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: COSMO PRODUCTION E RAI CINEMA
Distribuzione: LANTIA CINEMA & AUDIOVISIVI
Data uscita: 2001-05-11
CRITICA
"Impianto picaresco e mélo, meno surreale e più confezionato di altri film di Citti, 'Vipera' ha qualche tentazione alla Tornatore (sarà la fotografia di Blasco Giurato) e un irrisolto respiro internazionale anche se - a tratti - riemerge l'anima naive e leggera, carnale e magica congeniale al regista. Ma Keitel è molto preso e due cameos sorprendono: Olimpia Carlini, una prostituta buona, Goffredo Fofi, sacerdote laico della critica italiana, un curato di campagna che dispensa buoni consigli." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 11 maggio 2001)
Dalle note di regia:"Una vicenda che narra la bellezza e la bruttezza dell'analfabetismo, di un'epoca difficile ma anche uno stretto contatto con i bisogni primari delle persone. Al centro il tema della maternità, quasi a fare della figura materna, così naturalmente avvinghiata alla vita, l'emblema di un valore che l'epoca moderna tende a cancellare."