Il geologo 35enne José Renato è stato da poco abbandonato dalla sua compagna e da allora vive con una costante sensazione di abbandono e di isolamento. Quando gli viene assegnata una ricerca di campo per un canale da costruire in una isolata regione semi-desertica nel nordest del Brasile, José parte e attraversa tutto il "Sertão" per valutare il possibile percorso, che verrà costruito a partire dallo svio delle acque dell'unico fiume abbondante della regione. Tuttavia, José si renderà ben presto conto che se per alcuni abitanti della regione il canale sarà un'opportunità per migliorare la propria condizione di vita, per altri significherà invece sfratto, partenza e perdita. Inoltre, la ricerca geologica verrà sempre più influenzata negativamente dalla sua sensazione di abbandono e dalla nostalgia, ma José deciderà di andare avanti nonostante tutto, convinto che, forse, il viaggio lo aiouterà a cambiare i suoi sentimenti.
SCHEDA FILM
Regia: Karim Aïnouz, Marcelo Gomes
Attori: Irandhir Santos - José Renato
Sceneggiatura: Marcelo Gomes, Karim Aïnouz, Eduardo Bernardes - collaborazione
Fotografia: Heloísa Passos
Musiche: Chambaril
Montaggio: Karen Harley
Altri titoli:
Viaggio perché ho bisogno, torno perché ti amo
I Travel Because I Have To, I Come Back Because I Love You
Durata: 75
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: JOÃO VIEIRA JR., DANIELA CAPELATO, CAIO GULLANE, FABIANO GULLANE, OFIR FIGUEIREDO, CHICO RIBEIRO PER REC PRODUTORES ASSOCIADOS, GULLANE
NOTE
- IN CONCORSO ALLA 66MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009) NELLA SEZIONE 'ORIZZONTI'.
CRITICA
"I matrimoni si fanno perché finiscano e quando ciò accade ci si perde nel Sertão. Il punto di partenza per il film di Marcelo Gomes ('Cinema Aspirinas', 'Urubus') e Karim Ainouz ('Madame Saita'), titolo molto bello, 'Parto perché ne ho bisogno, torno perché ti amo' ('Viajo porque preciso, volto porque te amo') è più un espediente narrativo: un geologo si avventura nel Sertão, il suo movimento fisico coincide con il racconto di sé, la perdita del grande amore, la moglie botanica, gli incontri casuali, giovanissime ragazze prostitute, sesso di una notte, confidenze. Una geologa e un botanico. La terra, il Brasile, quel Sertão colto per frammenti perché non è possibile filmarlo ma chi non ci va, diceva Rocha, non conosce il Brasile. Il film di Gomes e Ainouz sembra cercare un nuovo rapporto con questo luogo dell'immaginario, le sue storie, le sue realtà. Uomini e donne immersi nella solitudine, un circo, stazioni di servizio, povertà, sorrisi di un «documentario» libero come un'avventura." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 05 settembre 2009)