Il documentario percorre le strade che portano nella fredda oscurità del declino italiano: della famiglia, della società patriarcale, delle istituzioni scolastiche, della religione. Si tratta di una terra dove lo spazio comune, pubblico, condiviso, dagli interni di un egoismo incolore, amorfo, dove persino ideali rivoluzionari, socialisti, comunisti, miscelati al cattolicesimo manicheo, si sono tramutati in dogmi fideistici e totalitari. Fin dalla sigla iniziale l'animazione creata esprime questo misto di luoghi fantasmatici, austeri e decadenti, eleganti e fatiscenti. Mescolando di continuo finzione e documentario, il film ha una struttura capace di decostruire radicalmente le forme narrative. I film di Bellocchio da cui il regista è partito diventano dei versi poetici che, disposti in un particolare ordine narrativo, creano nuovo senso; stesso discorso vale per gli archivi, dove il loro utilizzo non è più funzionale alla narrazione ma alla poesia. Viaggio nel crepuscolo si fonda su un montaggio "quantistico". Il regista usa molteplici stilemi e generi cinematografici come fossero universi paralleli che si riflettono, sdoppiano, moltiplicano l'uno nell'altro determinando forma, ritmo e contenuto dello spazio-tempo filmico. Il fine ultimo è quello di giungere a parlare delle principali questioni italiane e internazionali attraverso prospettive insolite, partendo da Bellocchio e proseguendo, come viaggiando su una sottile linea di confine, verso un universo che vuole ridare voce a operai e contadini cristallizzando alcune svolte epocali. La scena finale del film, con un cavallo che svanisce nella strada ghiacciata di un non luogo che può essere ovunque e da nessuna parte, in un universo diverso, utopico, è emblema del film stesso.
SCHEDA FILM
Regia: Augusto Contento
Attori: Marco Bellocchio - Se stesso, Paola Pitagora - Se stessa, Roberto Herlitzka - Se stesso, Roberto Perpignani - Se stesso, Paolo Mereghetti - Se stesso, Emanuele Severino - Se stesso, Massimo Salvadori - Se stesso, Adriano Prosperi - Se stesso, Gad Lerner - Se stesso, Michele Serra - Se stesso, Gherardo Colombo - Se stesso, Guido Salvini - Se stesso, Giuliano Turone - Se stesso, Valentina Stoppani - Se stessa, Alice Gera - Se stessa, Silvia Costa - Se stessa, Michela Lucenti - Se stessa (Balletto Civile, Maurizio Camilli (II) - Se stesso (Balletto Civile
Fotografia: Augusto Contento
Montaggio: Augusto Contento
Costumi: Frank Andò
Suono: Stefano Agnini - presa diretta, Daniele Cevasco - presa diretta, Giovanni Frezza - montaggio e mix
Durata: 142
Colore: B/N-C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: GIANCARLO GRANDE PER CINEPARALLAX E IVAN OLGIATI E CHIARA GALLONI PER ARTICOLTURE IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA, DREAM FILM-ILA PALMA, REAN MAZZONE E DANIELE MORETTI ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO, TEATRO DELLA TOSSE, AMEDEO ROMEO TEATRO DEL NAVILE, NINO CAMPISI
NOTE
- FUORI CONCORSO ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021).
- REALIZZATO CON IL SUPPORTO DI: CNC-CENTRE NATIONAL DU CINÉMA ET DE L'IMAGE ANIMÉE E MIC-DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO; CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA-FILM COMMISSION; PROGETTO COFINANZIATO DAL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020 UNIONE EUROPEA, REPUBBLICA ITALIANA, REGIONE LIGURIA, FESR.
- PRODUTTORE ESECUTIVO: FRANCIA GIANCARLO GRANDE; PRODUTTORE ESECUTIVO: ITALIA ALESSANDRO D'ALESSANDRO - ROOMS SRL; IVAN OLGIATI E CHIARA GALLONI - ARTICOLTURE; ADRIANO APRÀ.
- ANIMAZIONE: MARCO BELLI.
- ARCHIVIO: ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO, FONDAZIONE ANSALDO, RAI CINEMA, VIGGO, KAVAK.