Nella comunità di S. Alvise, a Venezia, convivono persone di diversa nazionalità e religione con alle spalle esperienze di vita molto diverse tra loro. Ma lì valgono leggi diverse rispetto a "fuori" e le differenze, invece di dividere le persone, le uniscono. Gli ospiti raccontano davanti alla macchina da presa le loro storie e le loro personali vie crucis, oppure ci raccontano la loro visione degli eventi raccontati nella Bibbia. In ognuno di loro si nasconde Gesù, ognuno è un fratello che deve essere accolto a braccia aperte...
SCHEDA FILM
Regia: Serena Nono
Attori: Petru Melik - Se stesso/soldato romano, Franco Bianchin - Se stesso, Luigi Perego - Se stesso/soldato romano, Giancarlo Menaldo - Se stesso/Giovanni, Marcel Brindou - Se stesso/soldato romano, Alberto Bucco - Se stesso/Ponzio Pilato, Pasquale Fornaro - Se stesso/Gesù, Antonio Pelosi - Se stesso, Fabio Rosso - Gesù, Alfio Ferretto - Se stesso/Gesù, Serena Boccanegra - Maria di Nazaret/Maria di Màgdala, Ana Maria Reque - Se stessa/Maria di Nazaret/Maria di Màgdala, Anna Bonaiuto - Maria di Nazaret/Maria di Clèofa, Nerio Comisso - Simone di Cirene/se stesso, Archimede Busta - Se stesso, Massimo Cacciari - Testimone della crocefissione, Giorgio Perini - Testimone della crocefissione, Maurizio Favaretto - Testimone della crocefissione, Stefano Ravagnan - Soldato romano, Wahdan Elsaid - Testimone della crocefissione/se stesso, Mokrani Kaddor - Testimone della crocefissione/se stesso, Giampaolo Fiorimonte - Giuseppe d'Arimatèa, Armando Genovesi - Se stesso
Sceneggiatura: Serena Nono
Fotografia: Serena Nono
Montaggio: Serena Nono
Scenografia: Serena Nono, Maurizio Favaretto
Suono: Serena Nono
Altri titoli:
Way of the Cross
Durata: 60
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: "Passione di Cristo" dal Vangelo di Giovanni
Produzione: GIOVANNI BENZONI, SERENA NONO
NOTE
- IN CONCORSO ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009) NELLA SEZIONE 'ORIZZONTI'.
CRITICA
"Lo firma Serena Nono, ed è una bella sorpresa, film indipendente , che commuove parlandoci del presente, della vita, del dolore segreto che spezza la voce, degli istanti di una felicità divenuta impossibile. Riflessione insieme sul sacro e su Dio, sull'abbandono, la solidarietà, la morte, la concretezza dell'esperienza. (...) È complicato filmare i poveri, i marginali, le comunità, farlo cioè senza la retorica della condizione, cercando di ricostruire un passato che è comunque tutto lì, nelle sfumature di uno sguardo, della voce, di un gesto. Davanti alla macchina da presa tutti i protagonisti, ospiti della comunità e non (tra le Marie c'è anche Anna Bonaiuto) si uniscono come i frammenti della storia e ci dicono di quelle vite al di là della cronaca, ove l'esperienza ha una forza universale, e il gesto di filmarla vi entra dentro, col pudore che lo fa emozione". (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 03 settembre 2009)