Un black out colpisce l'intero pianeta terra e, una volta terminato, lo lascia deserto: non c'è più traccia di esseri umani. O quasi... un gruppo di superstiti si ritrova nella strada che dà il titolo al film, a Detroit, e cercheranno di resistere dall'oscurità che li sta per travolgere.
SCHEDA FILM
Regia: Brad Anderson
Attori: Hayden Christensen - Luke, Thandie Newton - Rosemary, John Leguizamo - Paul, Jacob Latimore - James, Taylor Groothuis - Briana, Jordan Trovillion - Ragazza della concessione, Arthur Cartwright - Guardia della sicurezza, Neal Huff - Reporter, Hugh Maguire - Paziente, Erin Nicole Brolley - Paige, Stephen William Clarke - Presentatore, Caroline Clifford-Taylor - Presentatrice, Larry Fessenden - Ciclista, Nick Yu - Reporter
Sceneggiatura: Anthony Jaswinski
Fotografia: Uta Briesewitz
Musiche: Lucas Vidal
Montaggio: Jeffrey Wolf
Scenografia: Stephen Beatrice
Arredamento: Selina van den Brink
Costumi: Danielle Hollowell
Effetti: Tyrrell Fx & Rentals, Phosphene
Durata: 90
Colore: C
Genere: THRILLER HORROR
Specifiche tecniche: RED ONE CAMERA, 35 MM (1:2.35)
Produzione: HERRICK ENTERTAINMENT, MANDALAY VISION
Distribuzione: ONE MOVIE (2011)
Data uscita: 2011-07-29
TRAILER
CRITICA
"'Vanishing on the 7th Street' ben diretto da Brad Anderson ('L'uomo senza sonno') con inclinazioni evangeliche (l'apocalittico Giovanni), derive teo-con e una solida cornice science fiction. Mentre le ombre crescono davvero come muffa e l'istinto di sopravvivenza lotta a tutto campo, ne farete un sol boccone se vi è piaciuto 'Momo' e la paura del buio non è un ricordo d'infanzia. Oppure se vi piacciono i serial, perché questo film sembra un pilot: digressioni varie ed eventuali, una scritta incomprensibile buona per gli episodi successivi, e una regia di alto servizio televisivo. To be continued? Forse no, ma è un legittimo sospetto." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 28 luglio 2011)
"Variazione sulla trama post-apocalittica di "I'm a Legend", ma così rarefatta e oscura (in tutti i sensi: anche quello fotografico) da tenere a fatica l'attenzione dello spettatore. Malgrado il cast ricco e la regia del solitamente migliore Brad Anderson, un film di fantascienza che non lascia tracce." (Roberto Nepoti, 'Repubblica', 30 luglio 2011)