Amy Mayfield è una studentessa di cinematografia alla Alpine University, impegnata in una tesi di laurea particolare: la realizzazione di un film - che concorrerà al prestigioso premio 'Hitchcock' - tratto da alcune leggende metropolitane particolarmente efferate. Quando diversi componenti della troupe restano vittime di strani incidenti mortali Amy, sospettosa, decide di cominciare ad indagare per scoprire chi si nasconde dietro gli omicidi.
SCHEDA FILM
Regia: John Ottman
Attori: Jennifer Morrison - Amy Mayfield, Matthew Davis - Travis/Trevor Stark, Hart Bochner - Prof. Solomon, Loretta Devine - Reese Wilson, Joey Lawrence - Graham Manning, Anson Mount - Toby, Eva Mendez - Vanessa, Anthony Anderson - Stan, Michael Bacall - Dirk, Marco Hofschneider - Simon, Peter Millard - Dr. Fain, Jessica Cauffiel - Sandra
Soggetto: Silvio Horta - personaggi
Sceneggiatura: Scott Derrickson, Paul Harris Boardman
Fotografia: Brian Pearson
Musiche: John Ottman
Montaggio: John Ottman, Rob Kobrin
Scenografia: Mark Zuelzke
Costumi: Marie-Sylvie Deveau, Trysha Bakker
Effetti: Jennifer Law-Stump, Mark Savela
Durata: 94
Colore: C
Genere: HORROR
Tratto da: personaggi creati da Silvio Horta
Produzione: NEAL H.MORITZ, GINA MATTHEWS, RICHARD LUKE ROTHSCHILD PER ORIGINAL FILM, PHOENIX PICTURES
Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA
Data uscita: 2001-06-22
NOTE
- PRESENTATO AL NOIR IN FESTIVAL 2000 (COURMAYER)
- REVISIONE MINISTERO GIUGNO/LUGLIO 2001
CRITICA
"Il soggettino di 'Urban Legend 2' è soltanto un pretesto per compilare tutta una serie di scene 'gore'. La prima e abbastanza riuscita; le successive, in compenso, grondano di già visto e non fanno nemmeno paura. Non serve - a riscattarne la pochezza - la moltiplicazione di strizzate d'occhio ai cinefili, che funzionavano molto meglio nella serie 'Scream' (e perfino nella sua sgangherata parodia 'Scary Movie'). Il sottotitolo originale suona 'Final Cut'; non sarebbe male se la serie mantenesse la promessa, tagliando davvero corto e fermandosi alla seconda puntata". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 24 giugno 2001)