Nell'isola di Pago Pago, situata nell'arcipelago di Samoa, si celebra l'incoronazione del giovane capo Matangi. Charlotte, figlia del governatore Bruckner, innamoratasi di Matangi, diviene indiretta causa della tragedia di Moana, fidanzata ufficiale del nuovo capo. Il governatore, che teme Matangi per l'intelligenza, l'intraprendenza e lo spirito di indipendenza, ne approfitta per processarlo. Né le lacrime di sua figlia, né le parole di padre Malone riescono a dissuaderlo e Matangi viene condannato a quattro anni di lavori forzati. Con l'intervento di Charlotte però Matangi riesce ad evadere e a nascondersi sulll'isola, ma sta arrivando un terribile uragano...
SCHEDA FILM
Regia: Jan Troell
Attori: Dayton Ka'ne - Matangi, Mia Farrow - Charlotte Bruckner, Jason Robards - Capitano Bruckner, Max von Sydow - Dr. Bascomb, Arurau Tekurarere - Moana, Timothy Bottoms - Jack Stanford, Trevor Howard - Padre Malone, James Keach - Serg Strang, Willie Myers - Caporale Morrah, Nick Rutgers - Comandante Blair, Richard Sarcione - Tenente Howard
Soggetto: James Norman Hall, Charles Nordhoff
Sceneggiatura: Lorenzo Semple Jr.
Fotografia: Sven Nykvist
Musiche: Nino Rota
Montaggio: Sam O'Steen
Scenografia: Danilo Donati
Costumi: Danilo Donati
Effetti: Glen Robinson, Aldo Puccini, Joe Day
Altri titoli:
Forbidden Paradise
Durata: 103
Colore: C
Genere: DRAMMATICO ROMANTICO
Specifiche tecniche: 35 MM, SCOPE, TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo omonimo di James Norman Hall e Charles Nordhoff
Produzione: DINO DE LAURENTIIS PRODUCTIONS, FAMOUS FILMS N.V.
Distribuzione: TITANUS
NOTE
- REMAKE DEL FILM "URAGANO" (1937) DI JOHN FORD.
CRITICA
"Rifacimento dell'omonimo film di John Ford (1937), questo lavoro riporta a gusti della cinematografia hollywoodiana tra le due guerre mondiali che, a quanto pare, assaporava i 'disastri' con un cinismo che oggi dovrebbe essere meno generale nel pubblico il quale, purtroppo, assai frequentemente vede documentazioni di catastrofi naturali autentiche sul piccolo schermo. Ma, a quanto pare, la razione quotidiana di terrore incusso dalla realtà non basta all'uomo moderno; e, per conseguenza, ne approfittano i produttori cinematografici che fanno cassetta con catastrofi sempre più grandiose e sempre più minuziosamente descritte dal cinema di finzione (in questo caso i realizzatori si sono serviti molto astutamente di un uragano autentico). In realtà di questa pellicola l'uragano è il protagonista primo ed eccellente, tanto più impressionante in quanto la prima parte della vicenda, 'love story' in mezzo a gustose pagine di folklore lontano, si svolge nel quadro di una natura marina meravigliosa per bellezza e docilità." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 87, 1979)