L'avvocato Martin, radiato dall'albo in seguito ad una scandalo, è sceso di gradino in gradino, fino a ridursi a fare il piazzista di profumi. Una sera, al ristorante, ha un alterco con Ruiz, suo ex compagno d'università, ricco ed elegante libertino, totalmente ubriaco. Dopo averlo picchiato, Martin è costretto ad accompagnarlo a casa, dove conosce sua moglie, una donna bellissima, che l'uomo non ama più e tradisce. Martin se ne innamora. Nei giorni seguenti Ruiz si serve dell'amico come paravento per nascondere alla moglie le sue avventure. Una notte Ruiz invoca l'aiuto di Martin: sorpreso con una donna, ha litigato con un tale, che teme di aver ucciso spingendolo giù dalle scale. Martin accerta che l'uomo è solo ferito; ma fa credere a Ruiz che invece è morto. Fingendo di volerlo sottrarre alle ricerche della giustizia, gli consiglia di simulare un suicidio in luogo pubblico: facendolo credere morto, lo aiuterà a fuggire. Tradito da Martin, Ruiz mentre crede di simulare il suicidio, s'uccide veramente. Non essendovi prove contro Martin, la polizia deve accettare la versione della morte volontaria; ma la vedova che, malgrado tutto, amava suo marito, non l'accetta. La donna si finge innamorata di Martin, si promette a lui, e lo induce così a confessare il suo delitto. Quando s'accorge del tranello in cui è caduto, Martin uccide la donna e si consegna alla polizia.
SCHEDA FILM
Regia: José Luis Sáenz de Heredia
Attori: Raf Vallone - Martin Jordan, Elena Varzi - Berta Ayala, Julio Peña - Roberto Ayala, Fernando Fernán Gómez - Agente Diaz, Emma Penella - Lola, Félix Dafauce - Commissario Ozalla, Fernando Sancho - Commensale irascibile, Gaspar Campos - Portiere, Aníbal Vela - Commissario capo
Soggetto: Carlos Blanco
Sceneggiatura: Carlos Blanco
Fotografia: Manuel Berenguer
Musiche: Manuel Parada
Montaggio: Julio Peña
Scenografia: Ramiro Gómez
Durata: 100
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: CENTRO LATINO CINEMATOGRAFICO, CHAPALO FILMS S.A.
Distribuzione: CENTRO LATINO
CRITICA
"Il film ha qualche sequenza interessante; ma risulta in complesso mediocre." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 32, 1952)