Léa, Adrien e il fratello Théo, nato sordo, partono con la madre per una vacanza in Provenza presso il nonno Paul, che vive tra gli ulivi e che i ragazzi non hanno mai incontrato a causa di una lite familiare. Certo non era questa la vacanza dei loro sogni, senza contare la notizia che il padre se ne sta andando di casa. Nel giro di 24 ore, il soggiorno in Provenza dei tre ragazzi si trasformerà in un vero e proprio scontro generazionale. Tuttavia, quando il passato tempestoso di Paul si riaffaccia e i trasgressivi anni Settanta fanno ritorno sullo sfondo incantevole della Provenza, mettendo in luce il suo lato più umano e affettuoso, ecco che le differenze tra la vita di città e di campagna si annullano e le due generazioni possono finalmente incontrarsi dando vita a una vacanza indimenticabile.
SCHEDA FILM
Regia: Roselyne Bosch
Attori: Jean Reno - Paul, Anna Galiena - Irène, Chloé Jouannet - Léa, Hugo Dessioux - Adrien, Lukas Pelissier - Théo, Aure Atika - Magali, Tom Leeb - Tiago, Jean-Michel Noirey - Jean-Mi, Hugues Aufray - Elie, Charlotte de Turckheim - Laurette
Sceneggiatura: Roselyne Bosch
Fotografia: Stéphane Le Parc
Montaggio: Sam Danesi
Scenografia: Pierre Quefféléan
Costumi: Mimi Lempicka
Altri titoli:
My Summer in Provence
Durata: 105
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: SCOPE, DCP
Produzione: LEGENDE FILMS, IN COPRODUZIONE CON GAUMONT, FRANCE 2 CINEMA
Distribuzione: NOMAD FILM (2016)
Data uscita: 2016-04-13
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON LA PARTECIPAZIONE DI: CANAL+, CINE+, FRANCE TELEVISIONS.
CRITICA
"(...) è uno di quei film che promettono, ma non mantengono l'immersione in atmosfere insieme realistiche e fiabesche. Contraddicendo per una volta l'efficacia del cinema d'oltralpe, infatti, la regista punta forte su una bella accoppiata d'attori - il massiccio Reno e la duttile Galiena - ma poi la spreca cedendo agli stereotipi di un copione allusivo per l'ennesima volta della vetusta contrapposizione tra adolescenti cittadini ed appartati campagnoli. (...) palcoscenico di una serie di scontri e quiproquo tra il languido e il ricattatorio (...) che condurranno i viziati rampolli prima a integrarsi e poi addirittura ad apprezzare il sano vigore della comunità locale. La Provenza ce la mette tutta, male sue magnifiche inquadrature sono costrette a fare da cartolinesco supporto auna serie di episodietti quanto mai banali." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 14 aprile 2016)
"(...) dopo i toni sospesi dell'inizio, tutto è lieto e sereno, pur forse privilegiando un po' troppo l'ottimismo. Al centro una splendida Anna Galiena nelle vesti per lei insolite ma piacevoli di nonna e un brusco Jean Reno, arcigno ma alla fine simpatico nonno molto affettuoso. Attorno la Provenza, anzi quella sua parte più selvatica e ventosa, la Camargue." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 15 aprile 2016)