Le vicende di un'entità aliena in sembianze umane che percorre le strade della Scozia alla ricerca di uomini da sedurre. In realtà, si tratta di una predatrice a caccia di esemplari umani adatti ad essere trasformati in un certo tipo di carne da spedire nel suo pianeta affamato.
SCHEDA FILM
Regia: Jonathan Glazer
Attori: Scarlett Johansson, Jeremy McWilliams, Lynsey Taylor Mackay, Dougie McConnell, Kevin McAlinden, D Meade , Andrew Gorman, Joe Szula, Krystof Hádek, Roy Armstrong, Alison Chand, Ben Mills, Oscar Mills, Lee Fanning, Paul Brannigan, Marius Bincu, Scott Dymond, Stephen Horn, Adam Pearson, May Mewes, Michael Moreland, Gerry Goodfellow, Dave Acton, Jessica Mance
Soggetto: Michel Faber - romanzo
Sceneggiatura: Walter Campbell, Jonathan Glazer
Fotografia: Daniel Landin
Musiche: Mica Levi
Montaggio: Paul Watts
Scenografia: Chris Oddy
Costumi: Steven Noble
Effetti: One Of Us, Asylum Models & Effects, 4DMax
Durata: 107
Colore: C
Genere: FANTASCIENZA
Tratto da: romanzo "Sotto la pelle" di Michel Faber (ed. Einaudi)
Produzione: NICK WECHSLER PRODUCTIONS, JW FILMS PRODUCTION, IN ASSOCIAZIONE CON SILVER REEL, CREATIVE SCOTLAND, FILMNATION ENTERTAINMENT
Distribuzione: BIM (2014)
Data uscita: 2014-08-28
TRAILER
NOTE
- WALTER CAMPBELL FIGURA ANCHE COME PRODUTTORE ESECUTIVO.
- IN CONCORSO ALLA 70. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2013).
CRITICA
"Scarlett Johansson mora e cattiva in «Under The Skin» di Jonathan Glazer, presentato esattamente un anno fa in concorso alla Mostra di Venezia, dove fu tra quelli che divisero di più pubblico e critica (...). Il regista di «Birth» non dà spiegazioni di nulla, racconta il viaggio della protagonista con l'obiettivo di vedere il nostro mondo con lo sguardo di qualcuno che viene da lontano e non lo conosce. Naturalmente gli umani fanno brutta figura e lo scenario che si dipinge è parecchio fosco. «Under the Skin» è un film molto ambizioso e pretenziosamente teorico, che vuole essere una fantascienza on the road e insieme film di genere ed esistenziale e pure politico. Il risultato non è all'altezza delle premesse, ha qualche merito a livello visivo ma senza essere particolarmente originale da riscattare quel che manca a livello di storia. La Johansson regge tutto il film senza riuscire però a riscattarlo. Ci sarebbe una bella trovata, che non si può rivelare, nel finale, purtroppo subito rovinata dalle scelte registiche. Un film sull'identità e sul doppio, temi ricorrenti nella filmografia del regista, che non sa mai coinvolgere e resta un'operazione inutilmente estetizzante. Una pellicola che vorrebbe rivelare cose nuove e che resta una fredda, quanto lo è l'aliena nel sopprimere le sue vittime, ripetizione del già noto. Non solo non si crea un'empatia con la protagonista o con i malcapitati che si trovano sulla sua strada, ma neanche un interesse verso le loro vicende. E a sentirsi davvero alieno è, alla fine, probabilmente lo spettatore." (Nicola Falcinella, 'L'Eco di Bergamo', 30 agosto 2014)