David è un giovane indistruttibile, passato indenne attraverso diversi incidenti di macchina e di treno. Elijah, invece, è nato con gravi malformazioni agli arti superiori ed inferiori che lo costringono a vivere la propria esistenza su una sedia a rotelle. Patito di fumetti, Elijah crede che il mondo viva in una sorta di equilibrio universale e che David sia un supereroe.
TRAMA LUNGA
Il treno su cui viaggiava David Dunn è deragliato. Nello spaventoso incidente sono morti tutti i passeggeri. Solo David si è salvato, senza riportare alcuna ferita. Sul momento la cosa sembra finire lì, ma quando David trova sul parabrezza della macchina un biglietto con la frase "Quanti giorni della tua vita sei stato malato?", i dubbi cominciano a tormentarlo. Dopo aver constatato che in cinque anni non è mai stato assente dal suo lavoro di guardia giurata allo stadio, David incontra l'autore del biglietto: è Elijah, un uomo di colore costretto all'immobilità da una debole densità ossea che lo espone a continue fratture. Nato già in questa condizione, Elijah è chiamato l'uomo di vetro, ed è tuttavia riuscito a coltivare la propria passione per i fumetti che ora espone e vende in una galleria d'arte di cui è proprietario. Elijah gli dice di avere una teoria, che l'incidente del treno potrebbe confermare: a fronte di uno come lui, così fragile da non stare in piedi, deve esistere da qualche parte un altro talmente forte da essere indistruttibile per proteggere i più deboli. David non vuole crederci e ricorda un incidente d'auto occorsogli da giovane in seguito al quale fu costretto a lasciare lo sport attivo. Ma Elijah, spalleggiato da Joseph, il figlio adolescente di David, insiste e quasi lo costringe a compiere durante il lavoro allo stadio alcune azioni che confermano quella ipotesi. Così, dopo aver sventato il colpo in un appartamento uccidendo il ladro, David va da Elijah, vorrebbe stringergli la mano ma ora gli appare la visione dell'Uomo di vetro che metteva in atto terribili attentati (tra cui quello al treno) solo per scoprire il suo 'opposto' e avere la definitiva giustificazione alla propria esistenza: quella del Male contro il Bene dell'altro. David si allontana interdetto dalla galleria.
SCHEDA FILM
Regia: M. Night Shyamalan
Attori: Bruce Willis - David Dunne, Robin Wright - Megan Dunne, Samuel L. Jackson - Elijah Price, Charlayne Woodard - Madre Di Elijah, Spencer Treat Clark - Jeremy Dunne, Eamonn Walker - Dott. Mathison, Leslie Stefanson - Kelly, Elizabeth Lawrence - Infermiera, James Handy - Il Sacerdote, Sean Oliver - Ufficiale Di Polizia, John Patrick Amedori - Ostaggio, Joey Perillo - Jenkins
Soggetto: M. Night Shyamalan
Sceneggiatura: M. Night Shyamalan
Fotografia: Eduardo Serra
Musiche: James Newton Howard, Stevie Ray Vaughan
Montaggio: Dylan Tichenor
Scenografia: Larry Fulton
Costumi: Joanna Johnston
Effetti: Steve Cremin, The Secret Lab
Altri titoli:
UNTITLED M. NIGHT SHYAMALAN PROJECT
NO ORDINARY MAN
Durata: 106
Colore: C
Genere: THRILLER DRAMMATICO FANTASY
Produzione: BLINDING EDGE PICTURES, LIMITED EDITION PRODUCTIONS, TOUCHSTONE PICTURES
Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA
CRITICA
"Per misurare l'atipicità dello stile di Shyamalan rispetto alla produzione hollywoodiana, basta confrontare il suo film con la maggioranza dei blockbuster d'azione odierni. Là c'è il terrore che lo spettatore si annoia se non succede qualcosa di travolgente ogni tre minuti: qui la strategia non punta sui botti e sugli effetti speciali, bensì sulla psicologia dei personaggi. (...) Stavolta, però, l'eccesso di aspettativa nel colpo di scena rende il finale un po' deludente: proprio nella risposta alla domanda, non poi tanto sorprendente. Però il ritmo è sostenuto, la direzione efficace, la fotografia elegante, il montaggio puntuale, la recitazione adeguata. Sia quella di Jackson, che carica il suo personaggio di sfumature sgradevoli: sia quella di Willis che, lasciati al guardaroba il sorrisetto ironico e i muscoli, rende credibile la sofferenza del predestinato". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 22 dicembre 2000)
".. ecco 'Unbreakable, Il Predestinato', che è come un 'Sesto Senso' n. 2 in cui l'indiano hollywoodiano Shyamalan accerchia ancora il pubblico col suo stile lento e misterioso in cui Bruce Willis fa l'eroe senza paura per ristabilire l'economia del creato. Infelice il cinema che ha ancora bisogno di eroi? Più che altro, infelice il film cui manca la gran sorpresa". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera')