Maria, perduta la madre, morta per epilessia, viene accolta in casa dei ricchi signori Don Jorge Isaacs e Donna Manuela che la trattano come figlia propria e la fanno crescere agiatamente insieme agli altri figli: Efrain, Emma, Eloisa e Juanito. Un particolare legame affettuoso si crea tra Maria e il cugino Efrain che, reduce da Bogotà ove ha completato il liceo, dichiara il suo corrisposto amore. Don Jorge, essendosi manifestata l'epilessia anche nella figlioccia, si oppone al matrimonio dei due, prendendo come scusa la giovane età degli stessi e gli studi in medicina che Efrain dovrà portare a termine in Inghilterra. Durante l'assenza londinese del cugino, Maria si ammala. Efrain richiamato dal padre che si è pentito dell'egoismo manifestato, torna per sposare Maria e aiutarla a vincere la malattia, ma potrebbe essere troppo tardi.
SCHEDA FILM
Regia: Tito Davison
Attori: Taryn Power - María, Fernando Allende - Efraín, Hernan Bolivar, Edna Necoechea, Omar Sánchez, José Suárez, Alicia Caro
Soggetto: Jorge Isaacs - romanzo
Sceneggiatura: Edmundo Báez, Tito Davison
Fotografia: Gabriel Figueroa
Musiche: Roberto Pansera
Montaggio: Carlos Savage
Altri titoli:
Marie
Durata: 95
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: KODAKCOLOR
Tratto da: romanzo "María" di Jorge Isaacs
Produzione: CLASA FILMS MUNDIALES
Distribuzione: REGIONALE (1974)
CRITICA
"Il film, drammone sentimentale vecchia maniera, è ricolmo di buone intenzioni; ma usufruisce di un impianto purtroppo molto lontano dalla sensibilità dello spettatore odierno e, per conseguenza, poco convincente. Nella fatuità di un ambiente troppo borghese e tra gli estremi di svolte narrative che mirano al sensazionale o al piagnucoloso, le oneste reazioni dei personaggi e i loro sentimenti a volte persino eroici finiscono per non avere alcuna incidenza. Rimane ugualmente un complesso di tutto rispetto (...). Di particolare interesse è la fotografia del sempre validissimo G. Figueroa." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 77, 1974)