John Vogel è stato un personaggio straordinario. Sua figlia Jennifer, da bambina era affascinata dal suo magnetismo e dalla sua capacità di rendere la vita una grande avventura. Il padre le ha insegnato molto sull'amore e sulla gioia. Poi, Jennifer ha scoperto la vita segreta di suo padre come rapinatore di banche e falsario. Basato su una storia vera, è il ritratto di una giovane donna che lotta per guarire le ferite del proprio passato, mentre cerca di ricostruire il rapporto padre-figlia.
SCHEDA FILM
Regia: Sean Penn
Attori: Dylan Penn - Jennifer Vogel, Sean Penn - John Vogel, Josh Brolin - Zio Beck, Norbert Leo Butz - Doc, Dale Dickey - Nonna Margaret, Eddie Marsan - Sig. Emmanuel, Bailey Noble - Debbie, Hopper Penn - Nick Vogel, Katheryn Winnick - Patty Vogel, Jadyn Rylee - Jennifer adolescente, Billy Smith - Frank Harland, Alicia Johnston, Adam Hurtig
Soggetto: Jennifer Vogel - romanzo
Sceneggiatura: Jez Butterworth, John-Henry Butterworth
Fotografia: Daniel Moder
Musiche: Joseph Vitarelli, Chan Marshall, Glen Hansard, Eddie Vedder
Montaggio: Valdís Óskarsdóttir, Michelle Tesoro
Scenografia: Craig Sandells
Arredamento: C. Summer Holmes
Costumi: Patricia J. Henderson
Effetti: Casey Markus, Ed Bruce, SSVFX
Durata: 108
Colore: C
Genere: THRILLER DRAMMATICO
Specifiche tecniche: (1:1.85)
Tratto da: romanzo autobiografico "Flim-Flam Man: The True Story of My Father's Counterfeit Life" di Jennifer Vogel
Produzione: WILLIAM HORBERG, JON KILIK, SEAN PENN, FERNANDO SULICHIN PER INGENIOUS MEDIA, NEW ELEMENT MEDIA, WONDERFUL FILMS, RAHWAY ROAD PRODUCTIONS, CLYDE IS HUNGRY FILMS, MONITOBA FILM & MUSIC, ROCKET SCIENCE, IN ASSOCIAZIONE CON BUFFALO GAL PICTURES
Distribuzione: LUCKY RED (2022)
Data uscita: 2022-03-31
TRAILER
NOTE
- IN CONCORSO AL 74. FESTIVAL DI CANNES (2021).
- NEL FILM RECITANO I VERI FIGLI DI SEAN PENN: DYLAN E HOPPER, RISPETTIVAMENTE NEI RUOLI DI JENNIFER E NICK VOGEL.
CRITICA
"Il settimo film di Sean Penn regista (...) è un dichiarato omaggio al talento della figlia Dylan, vittima nella storia di incidenti familiari che la rendono vittima di un padre volgare, malfattore e imbroglione (...). Il mistero dei sentimenti è infatti una specie di incantamento infantile che neppure menzogne, fughe e rapine, riescono a intaccare, cercando un lato oscuro del rapporto che sviluppa on the road secondo la più americana convenzione cine letteraria, mentre la ragazza alla fine si libera dalla schiavitù diventando giornalista. L'altro figlio di Penn, il fratello, è solo una comparsa e lo stesso attore appare sempre più stanco, fra le vestigia di vecchio un american way of life su cui sta in bilico." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 31 marzo 2022)
"(...) il film racconta il rapporto tra i due, ispirato al romanzo biografico della ragazza. Verrebbe da dire: tale padre, tali figli. La cosa più bella di questo film, ispirato a una storia vera, è la recitazione della famiglia Penn, ovvero papà Sean e i figli Dylan e Hopper. Convince meno la regia, sempre dello stesso Penn, troppo egocentrica, tra patriottismo e narcisismo, mancanza di idee e di equilibrio. Eastwood, per capirci, è altra cosa." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 31 marzo 2022)