UNA SCELTA D'AMORE

SOME MOTHER'S SON

IRLANDA 1996
Nell'Irlanda del Nord, la vita di Kathleen Quigley, vedova, insegnante, è sconvolta quando Gerard, uno dei suoi tre figli, viene arrestato con il leader dell'Ira Frank Higgins durante uno scontro a fuoco con l'esercito britannico. Kathleen vorrebbe tenersi in disparte ma la madre di Frank, Annie, la convince ad impegnarsi nella causa indipendentista. In prigione Gerard e Frank aderiscono allo sciopero della fame guidato da Bobby Sands. Questi viene eletto nel parlamento britannico ma subito dopo muore, e ciò fa capire a Kathleen che anche suo figlio seguirà la stessa sorte, a meno che non sia lei stessa ad intervenire e a firmare per il figlio la dichiarazione di rinuncia, come promesso dal primo ministro Thatcher. Il dubbio la tormenta a lungo, finchè prevale la decisione di scegliere la vita del figlio. Ma l'azione degli scioperanti non è comunque passata invano, e il governo britannico è ora costretto a trattare sulle loro richieste.
SCHEDA FILM

Regia: Terry George

Attori: Helen Mirren - Kathleen, Fionnula Flanaghan - Annie Higgins, Aidan Gillen - Gerard Quigley, David O'Hara - Frank Higgins, John Lynch - Bobby Sands, Grainne Delany - Theresa Higgins, Geraldine O'Rawe - Alice Quigley, Ciarán Hinds - Danny Boyle, Tim Woodward - Harrington, Tom Hollander - Farnsworth, Dan Gordon (II) - Ispettore Mcpeake, Gerard McSorley - Fr. Daly

Soggetto: Jim Sheridan, Terry George

Sceneggiatura: Terry George, Jim Sheridan

Fotografia: Geoffrey Simpson

Musiche: Bill Whelan

Montaggio: Craig McKay

Scenografia: David Wilson

Effetti: Yves De Bono, Mark Griffin

Durata: 112

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: CASTLE ROCK ENTERTAINMENT, COLUMBIA PICTURES CORPORATION, HELL'S KITCHEN FILMS

Distribuzione: MEDUSA 1997 - MONDADORI VIDEO

NOTE
REVISIONE MINISTERO APRILE 1997.
COSTUMI DI JOAN BERGIN.
CRITICA
E' un film militante, violentemente schierato a favore dell'Ira e contro gli inglesi, appassionato, ben scritto, forte, d'una drammaticità classica: è impressionante come alcuni registi irlandesi (Jim Sheridan) o inglesi (Ken Loach) riescano a condurre con coerenza la battaglia filo-irlandese attraverso il cinema, e nello stesso tempo a realizzare bei film. (La Stampa, Lietta Tornabuoni, 12/4/97)
Forse perchè é certo della forza delle situazioni, forse perché è arrivato al cinema da un giornalismo basato sui "fatti", Terry George non ritiene di affidare più di tanto la carica emotiva del suo film alle risorse della regia. Il linguaggio (tolti un paio di ralenti e un montaggio alternato all'inizio, abbastanza inutili) è piano, semplificato, di forma televisiva. Ma le interpreti Helen Mirren (anche produttrice) e Fionnula Flanagan sono di una bravura semplicemente straordinaria. (La Repubblica, Roberto Nepoti, 17/4/97)