Figlia di genitori americani molto ricchi, l'adolescente Lauren si annoia a morte in compagnia della madre Kay e del patrigno King: per questo legge con passione Heidegger. A Parigi, durante alcune riprese cinematografiche, viene avvicinata casualmente dal coetaneo Daniel, figlio di un modesto tassista parigino, anche lui molto intelligente. I due cominciano a frequentarsi e, su imbeccata di Julius Edmond, un lestofante sensibile e romantico, che li affascina con i suoi racconti, decidono di recarsi a Venezia per passare in gondola sotto il Ponte dei Sospiri, al tramonto, e garantirsi il reciproco amore eterno.
SCHEDA FILM
Regia: George Roy Hill
Attori: Laurence Olivier - Julius, Diane Lane - Lauren King, Thelonius Bernard - Daniel Michon, Arthur Hill - Richard King, Sally Kellerman - Kay King, Broderick Crawford - Se stesso, David Dukes - George De Marco, Andrew Duncan - Bob Duryea, Claudette Sutherland - Janet Duryea, Graham Fletcher-Cook - Londet, Ashby Semple - Natalie Woodstein, Claude Brosset - Michel Michon, Jacques Maury - Ispettore Leclerc, Peter Maloney - Martin, Anna Massey - Signora Siegel
Soggetto: Claude Klotz - romanzo
Sceneggiatura: Allan Burns, George Roy Hill - dialoghi (non accreditato
Fotografia: Pierre-William Glenn
Musiche: Georges Delerue
Montaggio: William H. Reynolds
Scenografia: Henry Bumstead
Arredamento: Robert Christidès
Costumi: Rosine Delamare
Altri titoli:
I love you, je t'aime
Durata: 110
Colore: C
Genere: SENTIMENTALE
Specifiche tecniche: 35 MM (1:2.35)
Tratto da: romanzo "E=MC2 mon amour" di Claude Klotz (pseudonimo di Patrick Cauvin)
Produzione: YVES ROUSSET-ROUARD E ROBERT L. CRAWFORD PER TRINACRA FILMS, PAN ARTS
Distribuzione: PIC (1979)
NOTE
- DIANE LANE A 13 ANNI DEBUTTA IN QUESTO FILM, ACCANTO A LAURENCE OLIVIER.
CRITICA
"E' una 'love story', o, meglio, una versione di 'Giulietta e Romeo' che avrebbe posseduto tutte le caratteristiche della banalità fumettistica. Grazie all'equilibrato romanzo d'origine, alla finezza della sceneggiatura e alla attenta direzione degli attori esercitata dal classico regista il film induce a sorvolare sul favolistico del tessuto narrativo, sui particolari incredibili e su alcune scene troppo convenzionali; e costringe a privilegiare i valori umani delle figure principali: il lestofante comprensivo, istintivamente educatore e guida verso le ricchezze dell'amore; la fanciulla sensibile e intelligente, pronta a percepire i propri e altrui sentimenti; il ragazzetto saccente e duretto, capace di recedere dalla sorta di roccaforte in cui vive abitualmente." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 87, 1979)