Steven Blume, avvocato divorzista californiano, durante un ennesimo viaggio a Venezia rievoca le vicende del proprio matrimonio fallito e i tentativi per ricucirlo riconquistando la moglie di cui si è scoperto innamorato troppo tardi. Nina, la moglie, ha resistito con lui sei anni, perdonandogli la girandola di avventure, finché ha divorziato per accogliere in casa un fannullone musicista fallito, che si lascia vivere in una dolce evanescenza ideologica e sociale, fra la droga e le velleità musicali, col quale lei, contestatrice e addetta all'assistenza sociale, stabilisce una accettabile convivenza. Questo stimola la gelosia di Blume, che ricomincia a fare una corte assidua a Nina, stanco di donne e delle inutili e costosissime sedute dallo psichiatra. Prima Blume e Almo, il compagno di Nina diventano amici, poi il primo si fa audace e piega la donna ad un contatto carnale che la rende incinta. Almo, rassegnato e comprensivo, se ne va. Blume, esortato da Nina, parte per Venezia dove lei lo raggiungerà. Quando al matrimonio, che Blume propone di rinnovare, la donna lo considera un capitolo definitivamente chiuso.
SCHEDA FILM
Regia: Paul Mazursky
Attori: George Segal - Stephen Blume, Susan Anspach - Nina Blume, Kris Kristofferson - Elmo Cole, Marsha Mason - Arlene, Shelley Winters - Signora Cramer, Paul Mazursky - Hellman, Erin O'Reilly - Cindy, Annazette Chase - Gloria, Shelly Morrison - Signora Greco, Mary Jackson - Louise, Ed Peck - Ed Goober, Carol Worthington - Annie Goober, Donald F. Muhich - Analista
Soggetto: Paul Mazursky
Sceneggiatura: Paul Mazursky
Fotografia: Bruce Surtees
Musiche: Bill Conti
Montaggio: Donn Cambern
Scenografia: Pato Guzman
Costumi: Joel Schumacher
Durata: 115
Colore: C
Genere: ROMANTICO
Specifiche tecniche: TECHNICOLOR
Produzione: PAUL MAZURSKY PER WARNER BROS.
Distribuzione: DEAR
CRITICA
"La storia d'amore non è tanto pazza quanto farebbe pensare il titolo italiano; infatti quello originale è assai più semplicemente e obiettivamente 'Blume innamorato'. L'analisi dei tre personaggi principali è condotta con studiosa cura e risulta credibilissima, il guazzabuglio di vicende, delle quali nessuna riveste i caratteri dell'amore vero, rispecchia la situazione di ambienti ideologicamente sradicati i quali fanno le spese di una satira che dedica poche ma sanguinose unghiate alla imponente presunzione di certa psichiatria." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 77, 1974)