La vera storia di Ruth Bader Ginsburg, le sue lotte per la parità di diritti e i primi casi di una carriera storica che ha portato alla sua nomina e conferma come giudice supremo della Corte Suprema degli Stati Uniti.
SCHEDA FILM
Regia: Mimi Leder
Attori: Felicity Jones - Ruth Bader Ginsburg, Armie Hammer - Marty Ginsburg, Justin Theroux - Mel Wulf, Kathy Bates - Dorothy Kenyon, Sam Waterston - Erwin Griswold, Cailee Spaeny - Jane Ginsburg, Jack Reynor - Jim Bozarth, Stephen Root - Professor Brown, Francis X. McCarthy - Judge Daugherty, Ben Carlson - Judge Holloway, Callum Shoniker - James Ginsburg, Julia Borsellino - Hennie Callaghan, Ruth Bader Ginsburg - Se stessa
Soggetto: Daniel Stiepleman
Sceneggiatura: Daniel Stiepleman
Fotografia: Michael Grady
Musiche: Mychael Danna
Montaggio: Michelle Tesoro
Scenografia: Nelson Coates
Arredamento: Emmanuelle Boies, Sonia Venne
Costumi: Isis Mussenden
Effetti: Mario Dumont
Suono: Jill Purdy - supervisione, Jon Vogl - missaggio, Brad Zoern - missaggio
Durata: 120
Colore: C
Genere: BIOGRAFICO DRAMMATICO
Specifiche tecniche: (1:1.85), ARRI ALEXA MINI, PANAVISION PRIMO LENSES / ARRI ALEXA SXT, PANAVISION PRIMO LENSES, DCP
Produzione: ROBERT W. CORT, JONATHAN KING PER AMBLIN PARTNERS, GORDONSTREET PICTURES, ROBERT CORT PRODUCTIONS
Distribuzione: VIDEA (2019)
Data uscita: 2019-03-28
TRAILER
CRITICA
"Anche se la regista Mimi Leder, esperta in legal serial e prima donna ammessa all'American Film Institute, dirige 'La giusta causa' col piglio convenzionale del bio movie a lieto fine non definitivo, concorrendo all'Oscar, ciò che dice è così importante e attuale che vien voglia di farlo proiettare a scuola. Parla della carismatica icona dei diritti, l'oggi 86enne Ruth Bader Ginsburg che ebbe da Clinton nel 1993 l'onore di sedere tra i giudici della corte. (...) il film ha un jolly nel raccontare come i mutamenti epocali si facciano a piccoli passi di formica. Con contorno speziato legale, avvocati retrò, un marito onesto, due figli in cui vince per gender la ragazza (nessuno è perfetto) il film porta a spasso nella speranza del diritto, siglandolo con la battuta di Kathy Bates «bisogna cambiare le mentalità, poi le leggi». Si fa ancora in tempo a invitarla a Verona per il congresso che sposta le lancette troppo indietro." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 marzo 2019)
"(...) Ma per quanto appassionante sia l'impalcatura legale su cui poggia 'Una giusta causa', e per quanto ancora tristemente attuale sia l'arringa davanti alla corte d'appello di Ruth Bader Ginsburg - che interpreta un cammeo nei panni di se stessa nel finale - il film imprigiona nella sua impostazione convenzionale e patinata proprio una donna che ha sfidato le convenzioni, il pensiero comune, le tradizioni che volevano - e vogliono - la donna in casa, ad accudire i figli e il marito." (Gianni Branca, 'Il Manifesto', 28 marzo 2019)
"Biografia di Ruth Bader Ginsburg, una delle poche donne, nel '56, ad essere accettata al corso di legge di Harvard. (...) Peccato, però, che il film, pur gradevole, renda meno giustizia a una personalità così complessa, appiattendola a suon di cliché e con una protagonista non all'altezza. Vietato ai diabetici per eccesso di «zucchero»." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 28 marzo 2019)