Una giusta causa

On the Basis of Sex

3/5
Mimi Leder dirige il biopic su Ruth Bader Ginsburg, una vita spesa per i diritti delle donne. E il film sensibilizza su tematiche importanti, attualizzando il dibattito sul femminismo

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USA 2018
La vera storia di Ruth Bader Ginsburg, le sue lotte per la parità di diritti e i primi casi di una carriera storica che ha portato alla sua nomina e conferma come giudice supremo della Corte Suprema degli Stati Uniti.
SCHEDA FILM

Regia: Mimi Leder

Attori: Felicity Jones - Ruth Bader Ginsburg, Armie Hammer - Marty Ginsburg, Justin Theroux - Mel Wulf, Kathy Bates - Dorothy Kenyon, Sam Waterston - Erwin Griswold, Cailee Spaeny - Jane Ginsburg, Jack Reynor - Jim Bozarth, Stephen Root - Professor Brown, Francis X. McCarthy - Judge Daugherty, Ben Carlson - Judge Holloway, Callum Shoniker - James Ginsburg, Julia Borsellino - Hennie Callaghan, Ruth Bader Ginsburg - Se stessa

Soggetto: Daniel Stiepleman

Sceneggiatura: Daniel Stiepleman

Fotografia: Michael Grady

Musiche: Mychael Danna

Montaggio: Michelle Tesoro

Scenografia: Nelson Coates

Arredamento: Emmanuelle Boies, Sonia Venne

Costumi: Isis Mussenden

Effetti: Mario Dumont

Suono: Jill Purdy - supervisione, Jon Vogl - missaggio, Brad Zoern - missaggio

Durata: 120

Colore: C

Genere: BIOGRAFICO DRAMMATICO

Specifiche tecniche: (1:1.85), ARRI ALEXA MINI, PANAVISION PRIMO LENSES / ARRI ALEXA SXT, PANAVISION PRIMO LENSES, DCP

Produzione: ROBERT W. CORT, JONATHAN KING PER AMBLIN PARTNERS, GORDONSTREET PICTURES, ROBERT CORT PRODUCTIONS

Distribuzione: VIDEA (2019)

Data uscita: 2019-03-28

TRAILER
CRITICA
"Anche se la regista Mimi Leder, esperta in legal serial e prima donna ammessa all'American Film Institute, dirige 'La giusta causa' col piglio convenzionale del bio movie a lieto fine non definitivo, concorrendo all'Oscar, ciò che dice è così importante e attuale che vien voglia di farlo proiettare a scuola. Parla della carismatica icona dei diritti, l'oggi 86enne Ruth Bader Ginsburg che ebbe da Clinton nel 1993 l'onore di sedere tra i giudici della corte. (...) il film ha un jolly nel raccontare come i mutamenti epocali si facciano a piccoli passi di formica. Con contorno speziato legale, avvocati retrò, un marito onesto, due figli in cui vince per gender la ragazza (nessuno è perfetto) il film porta a spasso nella speranza del diritto, siglandolo con la battuta di Kathy Bates «bisogna cambiare le mentalità, poi le leggi». Si fa ancora in tempo a invitarla a Verona per il congresso che sposta le lancette troppo indietro." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 marzo 2019)

"(...) Ma per quanto appassionante sia l'impalcatura legale su cui poggia 'Una giusta causa', e per quanto ancora tristemente attuale sia l'arringa davanti alla corte d'appello di Ruth Bader Ginsburg - che interpreta un cammeo nei panni di se stessa nel finale - il film imprigiona nella sua impostazione convenzionale e patinata proprio una donna che ha sfidato le convenzioni, il pensiero comune, le tradizioni che volevano - e vogliono - la donna in casa, ad accudire i figli e il marito." (Gianni Branca, 'Il Manifesto', 28 marzo 2019)

"Biografia di Ruth Bader Ginsburg, una delle poche donne, nel '56, ad essere accettata al corso di legge di Harvard. (...) Peccato, però, che il film, pur gradevole, renda meno giustizia a una personalità così complessa, appiattendola a suon di cliché e con una protagonista non all'altezza. Vietato ai diabetici per eccesso di «zucchero»." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 28 marzo 2019)