Gianna, giovane cantante della Radio, ha sposato Giulio, direttore di un'agenzia di viaggi: è stato un matrimonio d'amore e la nascita di una bimba è venuta ben presto a cementare la loro unione. La tranquillità della loro vita familiare è profondamente turbata dall'arrivo a Roma di una turista francese, Giselle, che s'innamora pazzamente di Giulio: questi ricambia il suo sentimento e diviene il suo amante. Gianna si separa dal marito e dedica le sue cure alla bambina: mentre Giulio si mette a vivere coll'amante, che per lui ha troncato precedenti legami. Ma il pensiero della moglie e della bambina non lascia pace all'adultero, il quale è impaziente di troncare i nuovi legami, quando un avvenimento inaspettato viene a complicare la situazione. Giselle viene uccisa: nell'appartamento di Giulio si trova il suo corpo esanime: gravi indizi fanno credere alla colpevolezza di Giulio, che per sottrarsi all'arresto tenta di fuggire all'estero. Mentre sta per varcare la frontiera è vittima di un incidente d'automobile, che per poco non l'uccide. Mentre giace all'ospedale, si scopre che Giselle è stata uccisa dal suo precedente amante parigino. Guarito delle sue gravi ferite, Giulio ritornerà all'affetto della moglie e della figlioletta.
SCHEDA FILM
Regia: Anton Giulio Majano
Attori: Ariane Dhay, Gildo Bocci, John Stacy, Alberto Plebani - Il Chirurgo, Liana Del Balzo - Una Vicina, Franca Moreno - Mirella, Giuseppe Chinnici - Il Commissario, Cesira Sainati, Nello Segurini - Guido Rolli, Alba Arnova - Lilian Duclos, Franca Maj - Vera, Otello Toso - Giulio Aureli, Vittorio Sanipoli - Gerard, Cristina Pall - Louise, Lia Amanda - Anna Aureli, Gisella Sofio - Silvana, Alberto Sorrentino - Beniamino
Soggetto: Fernando Barbieri, Luigi Emmanuele
Sceneggiatura: Anton Giulio Majano, Luigi Emmanuele, Franco Barbieri, Mario Brancacci
Fotografia: Bitto Albertini
Musiche: Nello Segurini, Nino Oliviero
Scenografia: Peppino Piccolo
Durata: 90
Genere: ROMANTICO
Produzione: TRIONFALCINE
Distribuzione: SIDEN
NOTE
DIRETTORE DI PRODUZIONE: GIUSEPPE FATIGATI AIUTO REGISTA: LUIGI EMMANUELE
CRITICA
"Ispirato dall'omonima canzone che vinse uno dei premi del Festival di Sanremo, questo film (...) va ad accrescere la già numerosa serie delle produzioni italiane destinate ad una speciale categoria di pubblico (...). Appare fatto con una certa pulizia formale ed anche con diligenza, ma convince poco, sopprattutto a causa del soggetto (...)". (A. Albertazzi, "Intermezzo", n. 13 del 15/7/1956).