Il prof. Teofilio, vecchio bibliofilo, che ora fa il rivenditore di libri usati, accoglie nella sua abitazione, presso Ciampino, una bimba tedesca, Janina, giunta dalla Germania, dopo aver viaggiato clandestinamente a bordo di un aereo. Janina è orfana ed è venuta in Italia per rintracciare la tomba di suo padre, capitano medico tedesco. La bimba ricorda le ultime notizie giunte alla famiglia, quando suo padre si trovava a Gallicano, nel Lazio. Il professore si rivolge al alcuni ragazzetti e mezzo loro, ottiene da Ughetto un camioncino, sul quale la comitiva si reca a Gallicano. Qui il parroco li consiglia di estendere le loro ricerche a Castel San Pietro, sopra Palestrina. Intanto la comitiva deve ritornare a Roma: Janina decide di continuare da sola le ricerche. Essa fugge durante la notte; ma cade per via e si ferisce gravemente. Viene raccolta e riportata al professore. Il suo stato s'aggrava: per salvarla ci vuole del plasma e i suoi amici lo procurano con vari espedienti. Ma Janina è scoraggiata e reagisce debolmente all'azione del rimedio. Allora i suoi piccoli amici vanno a Castel San Pietro e trovano, nel cimitero, una croce senza nome, alla quale è appeso un medaglione con un ritratto di bimba. Lo portano a Janina, che, certa d'aver trovato la cara tomba, si rianima e guarisce.
SCHEDA FILM
Regia: Tullio Covaz
Attori: Silvio Bagolini, Michele Capezzuoli, Luciano Caruso, Nino Pessina, Enzo Cerusico, Gianni Glori, Giovanni Grasso, Carlo Ninchi - Prof. Teofilo, Gianni Rizzo, Michela Roberts - Janina, Francesco Golisano - Ughetto, Franca Tamantini, Geppa P. Formantini, Peter Trent, Ada Colangeli, Massimo Pianforini, Marco Tulli, Franco Pastorino
Soggetto: Tullio Covaz
Sceneggiatura: Mario Prodan, Cesare Torri, Tullio Covaz
Fotografia: Carlo Carlini
Musiche: Mario Zafred
Montaggio: Otello Colangeli
Scenografia: Lucio Finocchiaro
Durata: 85
Genere: DRAMMATICO
Produzione: CESARE TORRI E MARIO PRODAN PER PRODAN
Distribuzione: ZEUS FILM
CRITICA
"E' un film interessante e commovente: un pò lento nella prima parte, acquista nella seconda un ritmo più vivace". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", Vol. XXXII, 1952).