UNA COLT IN MANO AL DIAVOLO

ITALIA 1972
Un ex forzato, il giovane pistolero Roy Koster, si reca a Silvertown deciso a riabilitare la memoria di un compagno di pena cui deve la vita, Geremy Scott detto Sulky. Questi era stato condannato all'ergastolo, come presunto rapinatore e assassino, grazie alle false testimonianze di uno sguattero, Sam Dayton, e di Isaac McCorney, proprietario di un saloon, succubi entrambi, in apparenza, del ricco Warner. Eliminato il primo (che Roy aveva convinto a ritrattare) dagli uomini di Warner, Koster scopre che il complotto contro Geremy era stato in realtà ordito da McCorney. Sbarazzatosi anche di Warner, costui cerca di liberarsi per sempre di Roy accusandolo di omicidio. In suo aiuto intervengono i due figli di Geremy, Grace e Phil: l'uno procurandogli, a prezzo della vita, un prezioso documento, già nelle mani di Isaac, che dimostra pienamente l'innocenza del padre; l'altra liberandolo dalla prigione in cui era stato rinchiuso. Vista la mala parata, McCorney si dà alla fuga, inseguito da Roy. Finiscono tutti e due sulle terre di Scott, dove McCorney muore, colpito alla schiena dalla vedova di Geremy.
SCHEDA FILM

Regia: Gianfranco Baldanello

Attori: Robert Woods, George Wang, Fiorella Mannoia, Giovanna Mainardi, Nino Fuscagni, Attilio Dottesio, Antonio Dimitri, Mario Dardanelli, Fred Kent, William Berger

Soggetto: Augusto Finocchi

Sceneggiatura: Augusto Finocchi, Gianfranco Baldanello

Fotografia: Alvaro Lanzoni

Musiche: Piero Piccioni

Montaggio: Maria Schettino

Durata: 90

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNICOLOR

Produzione: GIVAR

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
Per quanto impostata alla stregua di un "giallo", la vicenda ricalca le più stantie convenzioni del "western all'italiana". Di assai modesta efficacia spettacolare, ha un solo pregio: quello di non volgere al sadico le immancabili scene di violenza. (Segnalazioni Cinematografiche).