Michele Parrino, capo della Mobile di Torino, è un funzionario coscienzioso e democratico che tratta fraternamente i sottoposti, non si intimidisce di fronte al pericolo, lascia correre i piccoli delitti e si interessa umanamente ai problemi di tutti quelli con cui si trova a interagire. Incoraggiato dalla fidanzata Anna e seguito dall'ombra fedele dell'anziano giornalista Paolo Ferrero, il commissario siculo-torinese inizia a investigare sull'assassinio della studentessa sedicenne Grazia Aliprandi e sulla scomparsa di Giorgio Cournier. Le indagini lo portano a un grosso traffico di droga e a un importante giro di prostituzione. Quando però il commissario inizia a capire la verità e a avvicinarsi ai pezzi grossi della città, viene immediatamente trasferito, mentre Ferrero viene messo a tacere. I due però non si arrendono e pianificano una vendetta perfetta...
SCHEDA FILM
Regia: Romolo Guerrieri
Attori: Enrico Maria Salerno - Commissario Michele Parrino, Françoise Fabian - Cristina Cournier, Luciano Salce - Paolo Ferrero, Paola Quattrini - Anna, Francesco Ferracini - Agente Balistrieri, Monica Monet - Luisa Crami, Raffaele Curi - Franco, Paolo Carlo Puri - Vittorio Garotti, Bruno Zanin - Sergio, Gipo Farassino - Maresciallo Olinto Polito, Tino Scotti - Il "cavaliere" Battista, Loris Bazzocchi - Lo Curcio, padre del suicida, Maria D'Incoronato - Maria, Attilio Dottesio - Medico della polizia scientifica, Vittorio Duse - Agente Ragusa, Antonino Faà Di Bruno - Colonnello Peretti
Soggetto: Riccardo Marcato - romanzo, Piero Novelli - romanzo
Sceneggiatura: Nico Ducci, Mino Roli
Fotografia: Aldo Giordani, Sergio Bergamini - operatore
Musiche: Carlo Rustichelli
Montaggio: Antonio Siciliano
Scenografia: Eugenio Liverani
Costumi: Andrea Zani
Durata: 115
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA EASTMANCOLOR
Tratto da: romanzo "Il commissario di Torino" di Riccardo Marcato e Piero Novelli
Produzione: LUIGI ROVERE PER GORIZ FILM
Distribuzione: CINERIZ
NOTE
- REVISIONE MINISTERO APRILE 1994.
CRITICA
"(...) Tema attuale, drammatico, appassionante che smuore nei fatti concitatamente descritti e spesso unrigo più su del necessario. Una folla di personaggi minori tenta di uscire dal bozzolo della macchietta. Non riesce a farsi largo neppure Salce, un improbabile giornalista che vive casi possibili. C'è anche un torinese, Gipo Farassino, nei panni di un maresciallo meridionale. Mah!" (C.R., 'Il Resto del Carlino', 19 novembre 1974).