François Gautier è un avaro! Risparmiare lo fa gioire, pagare invece gli provoca sudore freddo. La sua vita è regolata con un solo scopo: non spendere nulla, ma tutto rischia di cambiare in un solo giorno. François, infatti, si innamora e allo stesso tempo scopre di avere una figlia di cui non sapeva nulla. Costretto a mentire per nascondere la verità, per lui avrà inizio un calvario vero e proprio perché dire le bugie, a volte, può costare molto caro...
SCHEDA FILM
Regia: Fred Cavayé
Attori: Dany Boon - François Gautier, Laurence Arné - Valérie, Noémie Schmidt - Laura, Patrick Ridremont - Cédric, Christophe Canard - Gilles, Christophe Favre - Demeester, Karina Marimon - Carole
Soggetto: Olivier Dazat
Sceneggiatura: Laurent Turner, Nicolas Cuche, Fred Cavayé - adattamento e dialoghi
Fotografia: Laurent Dailland
Musiche: Klaus Badelt
Montaggio: Yann Malcor
Scenografia: Laurence Brenguier
Costumi: Marie-Laure Lasson
Durata: 89
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: (1:2.40)
Produzione: JERICO, TF1 FILMS PRODUCTION, MARS FILMS
Distribuzione: BIM (2017)
Data uscita: 2017-03-16
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON LA PARTECIPAZIONE DI: CANAL+, CINE+, TF1.
CRITICA
"Squallido nei modi e nell'abbigliamento come Mr. Bean ma anche più nobilmente discendente dal dickensiano Scrooge (più la versione disneyana di Paperone) come dall'Arpagone molièriano, il 'Tirchio quasi perfetto' del campione della commedia francese Dany Boon (...) tenta di accreditare la propria avarizia parossistica come patologia che lo opprime e dalla quale è incapace di guarire anche se lo vorrebbe. E in effetti, alla temperatura di un film pur sempre comico e tuttavia condito dall'amarezza e da un che di plumbeo, c'è in lui qualcosa che non va molto più a fondo. (...) Anche se la formula ha la sua originalità, riesce faticoso offrire empatia al personaggio tanto è ostico, respingente, autenticamente sgradevole. Privo di quegli sbocchi che rendevano irresistibili i personaggi di Sordi." (Paolo D'Agostini, La Repubblica', 16 marzo 2017)
"Commedia senza pretese autoriali (il regista è più che altro dedito al genere thriller...), mantiene risate sincere fino al primo tempo, scadendo irrimediabilmente nel secondo. In ogni caso tutto si concentra sulla star Dany Boon, nel bene e nel male." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 16 marzo 2017)
"Piacerà a chi anche in Italia dopo 'Giù al nord' ha adottato Dany Boon, comico di limitata bravura, ma indubbiamente efficace quando di tratta di schizzare personaggi della provincia profonda d'oltralpe, condizionata da pregiudizi secolari che nemmeno la globalizzazione è riuscita a incrinare." (Giorgio Carbone, 'Libero', 16 marzo 2017)
"Dany Boon, questa volta, non riesce a fare il miracolo. Si sorride più per i personaggi secondari, come il banchiere psicoterapeuta, che per i rari sketch comici." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 16 marzo 2017)