Don Marco torna alla sua vecchia parrocchia nella periferia romana. Nulla è cambiato, tranne il sacrestano che è nuovo e si chiama Oreste, e il carcere in cui presterà il suo ministero pastorale: Rebibbia. Come nella serie precedente, Don Marco sarà chiamato a consolare e a ridare la speranza ai detenuti. Per ognuno di essi, don Marco riesce a trovare una soluzione. Altri drammatici avvenimenti segnano la vita del prete, a partire dalla morte del fratello, lo scapestrato Gianni, che muore nel corso di una difficile operazione al cuore, lasciando Maria disperata e in attesa di un figlio. Don Marco si prende cura di lei - i sentimenti del prete si sono depurati di ogni risvolto passionale - assistendola nel corso di una gravidanza difficile, e anche quando la ragazza si caccia nei guai, finendo in prigione, incriminata ingiustamente per omicidio, interviene in suo aiuto. Qualche problema gli causa anche la madre Elisabetta, che si sposa con un suo romantico coetaneo, Giorgio, volando con lui negli Stati Uniti, e che ci metterà un po' di tempo ad accettare Maria e il nipotino. Mattia Silvestri, l'avvocato, risolve i suoi problemi con l'alcol quando si innamora di Maria, suscitando qualche punta di gelosia nell'amico Don Marco. La serie si chiude con il battesimo del bambino di Maria, al quale viene dato il nome del padre scomparso: Gianni.
SCHEDA FILM
Regia: Lodovico Gasparini
Attori: Ugo Pagliai - Dott. Conaro, Nino Castelnuovo - Maurizio, Daniela Poggi - Tiziana, Christian Kohlund - Gino La Torre, Michaela May - Sandra, Gaetano Amato - Aldo, Riccardo Garrone - Giorgio, Massimo Dapporto - Don Marco, Julia Brendler - Maria, Mattia Sbragia - Mattia Silvestri, Giovanna Ralli - Elisabetta, Francesco De Rosa - Oreste, Alessio Boni - Gianni, Marina Tagliaferri - Elena, Paola Gassman - Giulia, Pino Ammendola - Benito, Sebastiano Lo Monaco - Walter
Soggetto: Claudio Mancini, Massimo De Rita, Achille Manzotti, Simone De Rita
Sceneggiatura: Silvia Napolitano, Ottavio Iemma, Simone De Rita, Massimo De Rita
Fotografia: Sergio Salvati
Musiche: Nicola Piovani
Montaggio: Roberto Siciliano
Scenografia: Nello Giorgetti
Costumi: Fiamma Bedendo
Altri titoli:
LA VENDETTA
IL DELTAPLANO
LE DUE MADRI
IL RITORNO
PER TROPPO AMORE
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Tratto da: UN'IDEA DI ACHILLE MANZOTTI E MASSIMO DE RITA
Produzione: ACHILLE MANZOTTI PER FASO FILM IN COLLABORAZIONE CON RAI FICTION
NOTE
FILM PER LA TELEVISIONE
SERIE DI 5 PUNTATE DA 90 MINUTI - RAIDUE
- ARREDAMENTO: NELLO GIORGETTI
CRITICA
Il prete di Dapporto è un prete credibile, anche se non completo. Anzi, è un prete che riesce ad essere segno del Trascendente, pur essendo immerso nelle esperienze quotidiane di tutti gli uomini. Un uomo che sta in contatto continuo col suo Dio, ma senza mai interrompere la piena esperienza della condizione umana. Al punto che nemmeno le proprie tragedie familiari riescono a renderlo indisponibile ai problemi, ai dolori o alle gioie degli altri, di coloro che costituiscono un'altra famiglia. Ma allora perché ho scritto che non è un prete completo? Perchè lo è dal punto di vista della vocazione sostanziale del prete, ma non forse da quello pastorale. E' un ottimo amico, fratello, padre e figlio; è quasi prodigioso come cappellano delle carceri, ma trascura in modo evidente la cura della Parrocchia. Il sospetto è che sia molto più difficile rappresentare l'eperienza quotidiana di una normale comunità cristiana che quella di situazioni estreme, significative, ma non generalizzabili. (Claudio Sorgi, "Avvenire", 25.03.1999)