Due studenti danesi, Ingrid Sjoman e Dick Butler, arrivano in Italia per trascorrervi un periodo di vacanze. Esaurito ben presto il denaro, essi cercano di procurarsi dei soldi mettendo in atto espedienti non sempre leciti. Diffidati dalla polizia dal trattenersi all'interno del territorio italiano, trovano insperata ospitalità nella villa di proprietà di una signora americana di mezza età ma ancora piacente, Barbara Slesar. L'ambiguo atteggiamento della padrona di casa finisce però con l'insospettirli, ed a ragione, poiché scoprono nel bagagliaio dell'auto della donna il cadavere di un uomo. Poiché si rendono conto che Barbara, autrice dell'assassinio del marito, intende denunciarli alla polizia come responsabili del delitto, Ingrid e Dick cercano di darsi alla fuga. Scoperti sul litorale, i due giovani fuggono nuovamente a bordo di un automobile, ma trovano la morte in seguito ad uno sbandamento in curva.
SCHEDA FILM
Regia: Umberto Lenzi
Attori: Irene Papas - Barbara Slesar, Ray Lovelock - Dick Butler, Ornella Muti - Ingrid Sjoman, Michel Bardinet - Avvocato Baratti, Jacques Stany - L'ufficiale, Umberto D'Orsi - Compratore di foto porno, Umberto Raho - Giudice istruttore, Calisto Calisti - Commissario di polizia, Ugo Adinolfi - Il benzinaio, Sal Borgese - L'amico di 'Agostino', Giuseppe Terranova - Il testimone oculare, Antonio Melillo - Se stesso, detto 'Agostino 'o pazzo', Tom Felleghy - Colonnello Steve Slesar, Franco Ressel - Compratore di foto porno
Soggetto: Umberto Lenzi
Sceneggiatura: Lucia Drudi Demby, Antonio Altoviti, Umberto Lenzi
Fotografia: Alfio Contini
Musiche: Bruno Lauzi
Montaggio: Eugenio Alabiso
Scenografia: Vanni Castellani
Costumi: Giovanni Naitano
Altri titoli:
Oasis of Fear
Deadly Trap
Dirty Pictures
Un entroit idéal pour tuer
Durata: 90
Colore: C
Genere: GIALLO
Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNISCOPE, TECHNICOLOR
Produzione: CARLO PONTI PER COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA CHAMPION (ROMA)
Distribuzione: VARIETY FILM - GENERAL VIDEO
NOTE
- GLI ESTERNI DEL FILM SONO STATI GIRATI A FIRENZE, PISA E TIRRENIA.
CRITICA
"Assai poco credibile nella sua impostazione generale e forzato negli sviluppi narrativi, il film è tuttavia dotato di un ritmo abbastanza sostenuto e di una sufficiente carica di tensione." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 71, 1971)