Il commissario Francesco Olmi è un funzionario della Questura romana piuttosto scomodo per la drasticità dei suoi metodi e per l'incorruttibilità. Infatti, chiamato a indagare sulla morte di due giovani, Maria e Augusto, il poliziotto scopre in Loredana una testimone attendibile e la costringe a parlare. In tal modo scopre che, nell'intento di coprire le malefatte del figlio Marcello, i delitti sono stati commissionati da Degan Senior, il direttore della Dogana di Fiumicino. Continuando nelle indagini, viene a sapere che al potente personaggio fa capo un traffico di diamanti. Non disponendo di prove adeguate, Olmi non riesce a fare incriminare il delinquente che, dopo avere inutilmente tentato di eliminare il commissario, ripara all'estero. Trasferito a Civitanova nelle Marche, Olmi si mette a indagare su di un traffico d'armi. In breve tempo riesce a stringere nella morsa la nuova banda che ha come vertici un editore e un padrone di giganteschi TIR. Per mezzo della TV locale di cui gli stessi si servono, dispone una trappola. I briganti penetrano nella scuola ove insegna Anna, l'amante di Olmi, e prendono come ostaggio alcuni bambini e la maestrina. Il commissario, penetrando da solo nell'edificio, uccide i banditi e libera gli ostaggi.
SCHEDA FILM
Regia: Stelvio Massi
Attori: Maurizio Merli - Commissario Francesco Olmi, Massimo Serato - Degan Sr., Mario Feliciani - Questore, Mimmo Palmara - Corchi, Marco Gelardini - Degan Jr., Attilio Duse - Brigadiere Ballarin, Olga Karlatos - Anna, Piero Gerlini - Giornalista, Nello Pazzafini - Malvivente, Luigi Casellato, Luciano Roffi, Maurizio Gueli, Mirella Frumenti
Soggetto: Danilo Massi
Sceneggiatura: Gino Capone, Teodoro Agrimi
Fotografia: Sergio Rubini (II)
Musiche: Stelvio Cipriani
Montaggio: Mauro Bonanni
Scenografia: Francesco Calabrese
Costumi: Andrea Zani
Aiuto regia: Danilo Massi
Durata: 99
Colore: C
Genere: POLIZIESCO
Specifiche tecniche: VISTAVISION
Produzione: P.A.C. PRODUZIONI ATLAS CONSORZIATE
Distribuzione: P.A.C. (1979)
CRITICA
"Il film continua le avventure del commissario interpretato da Maurizio Merli e, suddividendo la pellicola in due parti nettamente distinte, denota la chiara intenzione di procedere a puntate. Diretto con un certo mestiere, il lavoro non manca di azione e di scene abbastanza bene impostate." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 86, 1979)