Ginotto Alani, un borsaro nero, colpevole d'omicidio, evade dal carcere e si rifugia in un bosco, non lontano dalla villa del Procuratore Generale Valdes. In seguito ad un incidente fortuito, la giovanissima figlia di Valdes, Lillì, sta per affogare in un lago vicino. Ginotto, incurante di sé, accorre alle sue grida e la salva. Valdes, che non sa chi egli sia, vivamente commosso per l'atto generoso, cui deve la salvezza della figlia, lo accoglie in casa e lo impiega come guardiano. Lillì, benché sappia chi è il suo salvatore, gli s'affeziona. Un conte, che ha la sua villa lì vicino, si rivolge a Valdes per interessarlo ad una causa di dichiarazione di presunta morte, che riguarda sua moglie, sparita in un naufragio. In realtà egli ha ucciso la moglie e l'ha sotterrata non lontano di lì; un caso ne fa scoprire lo scheletro. Valdes è sul punto di farlo arrestare. Il conte è stato l'amante della seconda moglie di Valdes, e tenta di ricattarla, per ottenere che Valdes tronchi il procedimento. Lillì, che è a giorno di tutto, ed ama la matrigna, uccide con una revolverata il ricattatore, Ginotto, sul punto di essere arrestato, si dichiara colpevole anche di questo omicidio.
SCHEDA FILM
Regia: Domenico Gambino
Attori: Paola Veneroni - Lilli Valdes, Domenico Gambino - Ginotto Alani, Roberto Villa, Giorgio Costantini, Olga Gorgoni - Seconda Moglie Di Valdes, Fernando Cerusico, Pina Gallini, Vito Chiari, Nico Pepe, Peppino Spadaro, Augusto Di Giovanni, Victor Ledda, Felice Minotti, Attilio Torelli, Renato Malavasi, Carlo Ninchi - Procuratore Generale Valdes, Franco Coop, Luigi Almirante, Vinicio Sofia
Soggetto: Domenico Gambino, Walter Zanolli
Sceneggiatura: Domenico Gambino, Walter Zanolli
Fotografia: Edoardo Lamberti
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Produzione: TULLIO BUCCI PER BUCCI FILM
Distribuzione: REGIONALE
CRITICA
"Si tratta di film di assai scarso valore". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", vol. XXIII, 1948).