UN FIORE NEL DESERTO

All'inizio degli anni 50 si lavorava sotto una cortina di mistero in una amplissima zona deserta non lontano da Las Vegas per un esperimento atomico. Jack Chismore, un reduce della seconda guerra mondiale ancora turbato per tutto ciò che ha visto e vissuto, ha intuito che qualcosa di molto grave si sta preparando, le cui conseguenze egli comunque interpreta in chiave di difesa soprattutto dalla aggressività di nemici interni e di Paesi di ideologia comunista. Nelle sua famiglia lui beve, la moglie Lily ne sopporta scoramenti e intemperanze ed in più vi sono le tre figlie di lei, di cui la tredicenne Rose, spesso mal compresa dal patrigno, è in urto con lui. A complicare la situazione, è temporaneamente presente Starr, una cognata disinibita e vistosa, in attesa di divorzio. Mentre mano a mano aumentano i preparativi governativi per la prima esplosione e mentre Lily ha trovato lavoro in una Agenzia, la stessa unità familiare sembra correre seri rischi: Jack dovrà andare in ospedale per disintossicarsi, Starr è sempre in caccia di ammiratori e va incontro a delusioni e Rose è più che mai combattuta nelle sue reazioni. Alla vigilia del grande esperimento, essa decide di fuggire presso la nonna, poiché l'atmosfera casalinga le è divenuta intollerabile: scappa insieme ad un amichetto, Robin, verso il deserto, dove la ritroveranno sia l'Esercito, che ha individuato nelle tenebre la tenera coppia, sia lo stesso patrigno, preoccupato per lei e ormai convinto dei propri errori. Mentre nel cielo si leva all'alba il fumo minaccioso dell'esplosione, la famiglia di Jack si riunisce sulla soglia del cottage e, dopo tante tensioni personali, sembra ancora presentarsi a noi come l'unico baluardo possibile, pur nella sua fragilità, alla follia degli uomini.