UN CUORE IN INVERNO

UN COEUR EN HIVER

FRANCIA 1992
Stephane e Maxime sono amici da tempo, dagli anni in cui, giovanissimi, frequentavano il conservatorio di musica. Ma forse, lavorando insieme la quotidianità li ha separati senza che neppure se ne accorgessero. Camille, giovane e puritana violinista di talento, entrerà nel le loro vite e ne sconvolgerà la routine. Maxime e Camille si amano. Ma Stephane non ci crede. Ma non ai sentimenti amorosi, non all'innamoramento che lo disorienta. Senza neppure averlo deciso, quasi suo malgrado, contro Maxime, si abbandonerà a un gioco che a poco a poco attirerà attenzione della ragazza: da quel momento sarà lui stesso a essere in pericolo....
SCHEDA FILM

Regia: Claude Sautet

Attori: Daniel Auteuil - Stephane, Jean-Luc Bideau - Ostende, Elisabeth Bourgine - Helene, Myriam Boyer - Madame Amet, Brigitte Catillon - Regine, André Dussollier - Maxime, Maurice Garrel - Lachaume, Emmanuelle Béart - Camille, Stanislas Carré de Malberg - Brice

Sceneggiatura: Yves Ulmann, Jacques Fieschi, Claude Sautet, Jérôme Tonnerre

Fotografia: Yves Angelo

Musiche: Maurice Ravel

Montaggio: Jacqueline Thiédot

Scenografia: Christian Marti

Durata: 105

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: FILM PAR FILM, CINEA, ORLY FILMS, SEDIF PARAVISION, FR 3 FILMS PRODUCTION

Distribuzione: ACADEMY PICTURES (1993) - PANARECORD

NOTE
3 DAVID DI DONATELLO (1993): MIGLIOR FILM STRANIERO (CLAUDE SAUTET), MIGLIORE ATTORE STRANIERO (DANIEL AUTEUIL), MIGLIORE ATTRICE STRANIERA (EMMANUELLE BEART).
LEONE D'ARGENTO ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 1992, EX-AEQUO CON "HOTEL DE LUX" DI DAN PITA E "PROSCIUTTO PROSCIUTTO" DI BIGAS LUNA.
CRITICA
Dobbiamo dirvi tutto il bene possibile di "Un cuore in inverno" ma non sapremmo, confessiamolo, farne un riassunto accettabile. (Fabio Ferzetti, Il Messaggero)
Esemplifica il meglio del cinema francese classico: chiarezza e semplicità, psicologia e morale, equilibrio tra forma e contenuto, più quell'esemplare senso del ritmo, dei dialoghi e della costruzione drammatica che appartiene al regista, più quel "discorso amoroso" che è una semplicità culturale francese. (Lietta Tornabuoni, La Stampa)
Singolare storia d'amore e d'amicizia dove, con sottili ambiguità sentimentali, si coniugano cinema e musica, scandito su brani di Ravel e ispirato alla novella " La principessa Mary" di Michailler Montov, "Un cuore in inverno" è il dolente ritratto di un malessere esistenziale che si traduce in disamore, crisi dei sentimenti, paura di un legame affettivo. (Enzo Natta, Famiglia Cristiana, 13 gennaio 1993)