Un condannato a morte è fuggito

Un condamné à mort s'est échappé ou Le vent souffle où il veut

FRANCIA 1956
Dopo l'interrogatorio della Gestapo, un prigioniero politico tenta la fuga, ma viene riacciuffato e lasciato privo di sensi in una cella. Da quel momento si dedica con meticolosità a ideare un piano di fuga. L'arrivo di un nuovo compagno di cella gli fa temere di essere spiato, ma la condanna a morte gli infonde nuove forze. Trascorsi momenti di angoscia, riesce ad attuare felicemente il suo piano e a riconquistare la libertà.
SCHEDA FILM

Regia: Robert Bresson

Attori: François Leterrier - Tenente Fontaine, Charles Le Clainche - François Jost, Maurice Beerblock - Blanchet, Roland Monod - Pastore Deleyris, Jacques Ertaud - Orsini, Jean Paul Delhumeau - Hebrard, Roger Treherne - Terry, Jean Philippe Delamarre - Prigioniero n. 110, Jacques Oerlemans - Capo delle guardie, Klaus Detlef Grevenhorst - Ufficiale tedesco, Leonhard Schmidt - Scorta, Roger Planchon - Guardia in bicicletta, César Gattegno - Prigioniero X (non accreditato

Soggetto: André Devigny

Sceneggiatura: Robert Bresson

Fotografia: Leonce-Henri Burel

Musiche: Wolfgang Amadeus Mozart

Montaggio: Raymond Lamy

Scenografia: Pierre Charbonnier

Suono: Pierre-André Bertrand

Altri titoli:

A Man Escaped or: The Wind Bloweth Where It Listeth

Le vent souffle où il veut

A Man Escaped

Ein zum Tode Verurteilter ist entflohen

Un condenado a muerte se ha escapado

Durata: 95

Colore: B/N

Genere: AVVENTURA DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM 35 (1:1.37)

Tratto da: memorie di André Devigny

Produzione: SOCIETE NOUVELLE DES ETABLISSEMENTS GAUMONT-NOUVELLE EDITIONS DE FILMS/ALAIN POIRE'/ JEAN THUILLIER

Distribuzione: GLOBE - SAN PAOLO AUDIOVISIVI (1999) - LAB 80 FILM

NOTE
- HANNO PARTECIPATO AL FILM ATTORI NON PROFESSIONISTI.

- PREMIO PER LA MIGLIOR REGIA AL FESTIVAL DI CANNES (1957).

- ROBERT BRESSON È SATATO CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 1960 COME REGISTA DEL MIGLIOR FILM STRANIERO.
CRITICA
Dalle note di regia: "La Resistenza non è il soggetto del film. Il soggetto è esattamente la preparazione di un'evasione e la sua attuazione. Il film finisce quando l'eroe salta in strada. In qualche modo è un film d'avventura senza avventure. Tutta l'azione si svolge in una cella di due metri per tre, nel cortile e, per qualche scena breve, nei lavatoi della prigione. Infine, ho cercato di afferrare e di far sentire le energie che circolano in una prigione. Così, anche se l'azione sembra svolgersi attraverso dei fatti, essa segue anche una via interiore...e talvolta soprannaturale".