Salvatore Vaccagnino un giovane avvocato di Maddà, legge su un rotocalco femminile - nella rubrica di corrispondenza tenuta da un sacerdote - la lettera, naturalmente anonima, di una sua concittadina, che confessa d'aver tradito il marito. Sicuro della fedeltà di sua moglie Rita, Salvatore convoca i più rispettabili cittadini di Maddà divertendosi a seminare il dubbio. Mentre le ricerche non approdano a nulla, da una seconda lettera, Salvatore comincia a dubitare anche di sua moglie e, cerca in ogni modo di farla crollare, facendo leva anche sulla sua presunta sterilità. L'adultera però non viene scoperta e la cittadina torna alla normalità, finché un giorno sarà proprio la colpevole a giocare a carte scoperte...
SCHEDA FILM
Regia: Giovanni Grimaldi
Attori: Lando Buzzanca - Avvocato Salvatore Vaccagnino, Françoise Prévost - Sandra Solfi, Saro Urzì - Il farmacista, Raymond Pellegrin - Solfi, Dagmar Lassander - Annalisa, Antonella Lualdi - Rita Vaccagnino, Giselle Pascal - La moglie del dottor Giulio, Michele Abruzzo - Barone Carmelo Favara, Nando Gazzolo - Alfredo Serpieri, Monica Pardo - Moglie di Alfredo Serpieri, Marcella Michelangeli - Moglie del geometra Gaetano, Carlo Sposìto - Benito Pozzi, Aldo Bufi Landi - Dottor Giulio, Aldo Puglisi - Ragionier Licasio, Linda Sini - Donna in treno, Helga Liné - Lola, moglie del farmacista, Alfredo Rizzo - Falpalà, Franco Lantieri - Gaetano, il geometra, Aura D'Angelo - La parrucchiera, Grazia Di Marzà, Ileana Rigano, Elio Zamuto, Viviane Ventura, Renato Malavasi, Paolo Carlini, Ida Carrara
Soggetto: Leonardo Sciascia - racconto
Sceneggiatura: Giovanni Grimaldi
Fotografia: Aldo Greci
Musiche: Riz Ortolani
Montaggio: Dolores Tamburini
Scenografia: Vincenzo Del Prato
Arredamento: Alessandro Dell'Orco
Costumi: Giulia Mafai
Aiuto regia: Sandro Metz
Durata: 113
Colore: C
Genere: COMICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: KODAKCOLOR
Tratto da: racconto omonimo di Leonardo Sciascia
Produzione: MAURIZIO LODI FE' PER MARS PRODUZIONI
Distribuzione: PARAMOUNT
CRITICA
"Il film ha i suoi momenti migliori quando fedele alla fonte letteraria, ne conserva gli spunti satirici, per il resto, ed è la maggior parte, scade nella farsa." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 68)
"Produzione e regia (...) hanno puntato sullo spettacolo, ma nonostante i loro sforzi di fare della pellicola un divertimento piccante e basta, la materia fornita da Sciascia ha lasciato nella loro fatica una traccia fumigante (che) fa pensare anche senza averne voglia (...). La materia trattata (...) si impone con una carica morale inaspettata." (Ermanno Comuzio, 'Cineforum', agosto 1970).