UN ANGELO PER SATANA

ITALIA 1966
In una villa gentilizia, ove, oltre ai domestici, abitano il conte Montebruno e la sua amante Illa, vengono fatti dei restauri in occasione del ritorno da un collegio londinese di Harriet, nipote del conte e prossima ad occupare il posto di castellana che le compete. Pertanto viene ripescata dal lago, nelle cui sponde è situata la villa, una statua di ninfa, ritraente le fattezze di una Montebruno vissuta duecento anni prima e per il restauro viene chiamato lo scultore Roberto Merigi. Nel frattempo, però, quasi ad avvalorare superstiziose dicerie dei villici a proposito di una maledizione connessa con la statua, avvengono diverse disgrazie, causate dal contegno misterioso e provocatorio della giovane castellana. Carlo, un boscaiolo violento, si scaglia contro Dario, maestro del villaggio e fidanzato della cameriera Rita; poi incendia la propria casa, provocando la morte della moglie e dei cinque figli. Vittorio, il giovane e strambo giardiniere, aggredisce alcune donne del paese e finisce linciato. Dario si impicca. Roberto, innamorato di Harriet, dopo pazienti indagini riesce a dimostrare la nefasta influenza esercitata sulla nipote dal conte Montebruno e le colpe di Illa, causa prima di tutti i delitti.
SCHEDA FILM

Regia: Camillo Mastrocinque

Attori: Ursula Davis - Rita, Betty Delon, Marina Berti - Ilda, Barbara Steele - Harriet/Belinda, Antonio De Teffè - Roberto Merigi, Antonio Acqua - Un Giardiniere, Vassili Karis, Giovanna Lenzi, Livia Rossetti, Antonio Corevi, Halina Zalewska, Claudio Gora - Conte Montebruno, Mario Brega, Aldo Berti - Dario

Sceneggiatura: Camillo Mastrocinque, Giuseppe Mangione

Fotografia: Giuseppe Aquari

Musiche: Francesco De Masi

Montaggio: Gisa Radicchi Levi

Scenografia: Alberto Boccianti

Effetti: Antonio Ricci

Durata: 90

Colore: B/N

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: PANORAMICA

Tratto da: DA UNA NOVELLA DI LUIGI EMMANUELE

Produzione: LILIANA BIANCINI PER DISCOBOLO FILM

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
" (...) A noi Barbara (Steele) piace malefica e basta. Ciò detto resta solo da aggiungere che "Un angelo per Satana" è soltanto un film divertente ottiene cioè effetti opposti a quelli che il regista probabilmente si proponeva (...)". (Anonimo, "Film Mese", n. 8/9 del settembre 1967).