La giovane Carla, mentalmente ritardata, torna a casa, accolta con calore dalla madre Elizabeth e dal padre Radcliff. La famiglia comprende altre due sorelle, una in procinto di sposarsi e l'altra invece omosessuale. Nell'ambiente di alta borghesia in cui vive, Carla ben presto comincia a reclamare una propria indipendenza. I genitori l'accontentano e Carla va a vivere da sola. Carla conosce Daniel, un ragazzo nella sua stessa situazione. I due fanno amicizia e capiscono di stare bene insieme. Carla e Daniel vorrebbero vivere insieme ma lui pensa che sia meglio aspettare il giorno del Ringraziamento per rendere più forte il loro rapporto. Ad una festa di Natale, Daniel prende il microfono e rivela tutto della situazione di loro due. I presenti ridono, Carla alza la voce, scoppia un litigio, i ragazzi si lasciano. Arriva il giorno del matrimonio della sorella Caroline. Mentre la cerimonia è in corso, Daniel entra in chiesa, prende per mano Carla. I due si vogliono sposare e il celebrante li sposa. Fuori c'è la banda a festeggiare l'evento. Carla e Daniel partono per il viaggio di nozze.
SCHEDA FILM
Regia: Garry Marshall
Attori: Juliette Lewis - Carla, Diane Keaton - Elizabeth, Tom Skerritt - Radcliff, Giovanni Ribisi - Daniel, Hector Helizondo - Ernie
Soggetto: Garry Marshall, Bob Brummer
Sceneggiatura: Garry Marshall, Bob Brummer
Fotografia: Dante Spinotti
Musiche: Rachel Portman
Montaggio: Bruce Green
Durata: 130
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: TOUCHSTONE PICTURES
Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA (1999)
CRITICA
"Il tema degli affetti fra due persone con handicap mentale è affrontato in modo partecipe ma risolto semplicisticamente. L'adesione al problema c'è, però si lascia che una patina dolciastra avvolga il tutto, anche l'impegno degli interpreti". (Mario Calderale, 'Segnocinema', settembre /ottobre 2000)
"Sdolcinata e chilometrica commedia buonista dello specialista in storie al lattemiele Garry Marshall ('Pretty Woman') che sbrodola una patetica favola rosa, rimpinzata con un doppio handicap per far sgorgare più copiosi i lucciconi. Giovanni Ribisi, legato anche nella realtà a Juliette Lewis, se la darebbe a gambe di fronte a una suocera rompiballe come Diane Keaton". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 24 maggio 2002)