Diane è una donna molto bella, un avvocato di successo con il senso dell'umorismo e una
forte personalità che, giunta al termine di un infelice matrimonio, è finalmente libera di incontrare l'uomo della sua vita. E Diane sembrerebbe averlo trovato quando riceve la telefonata di un certo Alexandre, un architetto che ha ritrovato il suo telefono cellulare. La lunga conversazione con lo sconosciuto rivela un uomo gentile quanto divertente e colto, insomma decisamente affascinante e Diane se ne innamora subito. I due fissano così un appuntamento per conoscersi di persona, ma l'incontro non andrà affatto come previsto...
SCHEDA FILM
Regia: Laurent Tirard
Attori: Jean Dujardin - Alexandre, Virginie Efira - Diane, Cédric Kahn - Bruno, Stéphanie Papanian - Coralie, César Domboy - Benji, Edmonde Franchi - Monique, Manoëlle Gaillard - Nicole, Bruno Gomila - Philippe
Soggetto: Grégoire Vigneron - sceneggiatura del 2013
Sceneggiatura: Laurent Tirard, Grégoire Vigneron
Fotografia: Jérôme Alméras
Musiche: Éric Neveux
Montaggio: Valérie Deseine
Scenografia: Françoise Dupertuis
Costumi: Valérie Artigues-Corno
Effetti: Alain Carsoux
Altri titoli:
Up for Love
Un hombre de altura
Durata: 98
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: VVZ PRODUCTION, GAUMONT, M6 FILMS, IN CO-PRODUZIONE CON SAINT SEBASTIEN FROISSART, CREATIVE ANDINA, SCOPE PICTURES, MATTHIAS EHRENBERG
Distribuzione: LUCKY RED
Data uscita: 2016-09-07
TRAILER
NOTE
- REMAKE DEL FILM "CORAZÓN DE LEÓN" (2013) DI MARCOS CARNEVALE.
- REALIZZATO CON LA PARTECIPAZIONE DI: CANAL +, M6, CINE +, RÉGION PROVENCE - ALPES - CÔTE D'AZUR; IN PARTNERSHIP CON CNC.
CRITICA
"Finora artefice di blockbuster di derivazione fumettistica (...), il francese Laurent Tirard passa alla commedia brillante. Con un pizzico di problematicità. Sulla scia di 'Quasi amici' e della sua comicità politicamente scorretto. (...) Interessante sapere che gli effetti (lui è Jean Dujardin, di statura media) sono artigianali - per esempio l'attore costretto a recitare in ginocchio - e poco 'speciali'." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 8 settembre 2016)
"Spiacerà a chi constaterà l'incapacità di registi di commedie francesi a tradurre in cinema successi altrui (...)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 8 settembre 2016)
"Qui quello che più mi ha convinto - a parte la singolarità dello spunto - è stato l'evolversi dei rapporti fra entrambi, prima quasi impetuosi, specialmente da parte di lui, poi via via frenati e modificati dalle difficoltà anche serie incontrate da entrambi (...). Il merito non è solo del regista sceneggiatore, ma soprattutto di quel grande attore che è Jean Dujardin (...)." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 1 settembre 2016)
"Che bella sorpresa questa commedia molto divertente che però non perde mai di vista umanità, dignità e tatto. Facendoci anche riflettere sui nostri concetti di normalità e diversità." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 31 agosto 2016)