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Poco prima dell'ora fissata per l'esecuzione, un condannato alla sedia elettrica viene trovato morto nella sua cella. Fuori imperversa un temporale e la morte del condannato viene attribuita ad un fulmine ma il giovane cronista di un grande quotidiano, colpito dalla singolarità del caso, decide di fare delle indagini. Viene a sapere che il condannato, essendo in grado di fare, se necessario, all'ultimo momento, delle rivelazioni compromettenti per certi personaggi, si riteneva sicuro di ottenere la commutazione della pena. Convinto che il condannato sia stato soppresso da chi aveva interesse a impedirne le rivelazioni, il giornalista, continuando nelle sue indagini, riesce ad accertare le circostanze nelle quali è stato commesso il delitto. Mentre si reca al giornale per pubblicare le notizie raccolte, viene aggredito e la sua auto precipita da una scarpata. Lo si crede morto ma egli può rialzarsi e, raggiunta la città, fa ancora in tempo a salvare dalla morte un altro condannato, denunciando i colpevoli dell'atroce delitto, che le sue indagini gli hanno rivelato. Dopo questo successo la sua carriera è assicurata ed egli potrà sposare la giovane collega che lo ha aiutato nella pericolosa avventura.